Monday, October 16, 2006

München

E ora ho anche il mappamondo in bagno, vicino al gabinetto. E poi ditemi come fa uno a non pensare al prossimo viaggio quando persino nei posti più impensabili ha sotto gli occhi tutte le capitali del mondo? Tutto questo perchè alcuni viaggi devono esser preaparati con un pò d'anticipo e non 2 giorni prima...ehmmm..
Sono tornata ieri sera da Monaco (tutto programmato giovedì), circa 15 ore di viaggio in due giorni per trascorrere un weekend in Bavaria ma ne è valsa la pena. Sì, Monaco è proprio una bella cittadina...e la birra è ottima.
Non ero sola questa volta: dovete sapere che a 980 km da Lipsia vive un altro folle che decide di passare weekend diversi all'ultimo momento. Un folle che mi ha portato dall'Italia la Torta Sbrisolona (gnam!) e il mio amato riso ai 3 cereali (con orzo piacentino, sottolineiamo!), oltre ad un bellissimo accendino che si intona con il mio pigiama (da usare solo in occasioni speciali!)!

Insomma due italiani si incontrano a Monaco il 14 ottobre.

Lei ha il treno alle 5.47, si sveglia alle 4 perchè non ci sono tram all'alba di sabato e dopo due cambi (lei viaggia solo con i regionali perchè ha un'offerta particolare che ora non vi sto a spiegare) arriva a Monaco alle 13.15. Anche lui si sveglia presto, sotto un cielo italiano e arriva circa 45 minuti dopo. Lei lo va a prendere al binario con un foglio con scritto "PIETRO sono Livia" per evitare di non riconoscerlo (il sonno fa brutti scherzi, no?) o forse perchè ha paura di non essere riconosciuta. Lo vede arrivare e ridere alla vista del biglietto...è lui!
Nel frattempo lei si era già armata di cartina della città e chiesto indicazioni per Schillerstrasse dove c'era una pensioncina a poco prezzo di cui però non si ricordava più il nome. Lo aveva annotato, con tanto di numero di telefono ma non trovava più quel benedetto foglietto. L'unica certezza era che il nome di questa pensione con camera-doppia-senza-doccia-e-bagno (tutto in corridoio!) iniziava per Aug.. e probabilmente era al numero 18. Dopo aver fatto due volte su e giù per Schillerstrasse (in realtà lo ha fatto solo perchè riteneva che fosse una tappa fondamentale per il loro tour...non si può andare a Monaco e non vedere Schillerstrasse!) i due giovani italiani trovano la pensione. Per un attimo lei aveva temuto che non esistesse, che fosse solo frutto della sua fantasia ma non aveva osato svelarlo a lui, ormai incantato dalle bionde tedesche che gli passavano accanto.
Posano le valigie e raggiungono il centro che dista solo pochi minuti dalla loro pensione. Chiacchierano, ridono...lei ha difficoltà a parlare in italiano ma comunque si capiscono. Lui nel frattempo impara un pò di tedesco. Le parole essenziali: danke, Bier, Prost!
Si fermano a bere la loro prima 0,5 insieme e a mangiare wurstel. Lui, prudente, ordina wurstel di Norimberga, lei, impavida, i wurstel bianchi di Monaco... ma non soffermiamoci sulle descrizioni. Accanto a loro c'è la brutta copia tedesca di John Lennon con lo sguardo perso nel vuoto e tanti crucchi che mangiano e bevono, bevono, bevono...bevono.
Dopo aver visitato il centro e mangiato in un pub tornano alla base e si abbandonano a Morfeo. Entrambi stanchi, entrambi probabilmente felici.
Domenica mattina: per colazione strudel alle mele e latte macchiato per lei...cappuccino, strudel e birra per lui che vuole sentirsi un pò tedesco prima di tornare in Italia. Lui ripartirà alle 13.30, lei decide di perdere il suo treno delle 12.44 e prendere il successivo per fargli compagnia.
Stanchi morti torneranno ognuno a casa propria, probabilmente con un bel ricordo del weekend passato e pronti a riaffrontare ognuno il proprio quotidiano. Entrambi... contenti.


Cara Livia, in breve cercherò di esprimere ciò che ho vissuto in questi due giorni di pura follia. Perché poi chiamarla follia? È cosi folle contattarsi con messenger il giovedì sera, comprare i biglietti il venerdi e partire il sabato mattina prestissimo alla volta di Munchen?
E’ cosi folle trovarsi a "Monaco ti Pafiera" dopo esserci conosciuti, anzi parlati, per poco più di qualche giorno quest’estate al mare? E’ proprio così irrimediabilmente folle dormire assieme e passare due giorni girando in una città straniera a oltre 500km da casa? Per me no.
Per te non lo è stato, è questo che conta. Nella "nuova vita" che hai iniziato spero che la follia, se così la gente comune vuol chiamarla, sia la tua stella polare, il tuo faro guida, la tua ispirazione.
Sono stato bene, così come te, al prossimo giovedì allora..
Pietro

4 comments:

fausticchia said...

E questa follia ogni tanto serve proprio.
E' frizzante, viva, sbrilluccicante.
Una follia samna, proprio come te Liviuccia.
Sono felice, sento che sei piena di colori, di vitalità, di luci sfavillanti.
Goditela.

Livia said...

La pensione si chiamava Augsburg! Meglio tardi che mai...

Anonymous said...

Che bella storia!
Ma ora mi devi dire se stanno insieme o meno!!!!

Ottavia said...

concordo con Fausta.


Sfavilla Liviuccia