Thursday, October 05, 2006

In viaggio da una vita e... per la vita

C'è qualcosa che vorrei dirvi e dire, per la prima volta, ad alta voce anche a me stessa.
Ci sto pensando seriamente solo di recente, ma è da una vita che questo pensiero mi fa compagnia.
Ho mille progetti per ogni giorno che passa, per il mio futuro. Sogni in più da realizzare, curiosità da soddisfare e la voglia di godermi a pieno la vita.
Qualcuno voleva convincermi che la felicità è un buon lavoro, la stabilità e ogni cosa al posto giusto...sicuramente è anche questo, ma ho provato a crederci e non funziona. Non per me. Non ho mai capito quale fosse il posto giusto.
Qualcun'altro sperava che il tempo mi aiutasse ad imparare a mettere radici in un posto e non avere sempre l'inguaribile esigenza di evadere, cambiare città e di nuovo ricominciare. E, per persuadermi, ripeteva che chi scappa continuamente da un luogo in realtà fugge da se stesso...ma anche lui non è stato molto convincente.
Ho provato ad immaginare la mia vita in una città o in un paese di mare, una vita con certezze, una casa carina e ospitale, sempre con lo stesso indirizzo postale...
Ho provato ad immaginare di riuscire a diventare una brava dialoghista, il sogno della mia vita...ma ho scoperto che è solo uno di altri mille e non ha più la priorità di una volta. Vorrei diventare una dialoghista ma non per tutta la vita.
Ciò che mi spaventa è l'immutabile, la noia, la non trasformazione.
E poi ho capito, anzi ho semplicemente deciso di mettere per iscritto quel che è sempre stato chiaro ma celato. Ciò di cui ho bisogno, ciò che mi può rendere felice è una VITA IN VIAGGIO.
Probabilmente vi ho ingannato e ho preso in giro me stessa ripetendo più volte che prima o poi avrei messo "la testa a posto" e trovato "fissa dimora"...dicevo che dovevo solo scegliere il luogo adatto, no? Anche se ci sono stati dei momenti in cui ho veramente temuto di essermi autoconvinta che fosse la cosa più giusta, subito dopo mi sono resa conto di non poter mai essere in grado di scegliere una città o un paese piuttosto che un altro dove passare la mia vecchiaia se... prima non ho visto almeno gran parte del mondo! E incapace di scegliere un Paese per sempre... queste sono le paroline di cui ho il terrore: per sempre!
Vorrei vivere 2 anni in Messico e godermi l'estate per 730 giorni (come suona bene!), ambientarmi un attimo in Australia ed essere pronta poi a passare in rassegna qualche mese o anno l'intera Europa...Non importa come, che sarò, chi sarò...quel che conta è dove e con chi.
A chi si chiede come farò e crede fermamente che senza soldi tutto ciò sia solo un'utopia, rispondo che non servono euro, nè dollari per rendere un sogno realtà ma solo volontà e grande spirito di adattamento.
Non ho intenzione di continuare a sognare ma di rendere questi sogni realtà.
Non è pazzia, cari ingegneri, matematici, casalinghe e insegnanti...
Non è pazzia, amici...
E' quel che voglio fare della mia vita. Nè più, nè meno...
E a colui che si siederà sempre al mio fianco, sui vari aerei, in macchina o in nave dirò: "ti attendevo da una vita, pensavo non esistessi..." ma soprattutto "son certa che questo è l'unico modo per amarti per sempre".

3 comments:

fausticchia said...

Liviuccia, in fondo tutta la vita non è che un lungo viaggio. Ovunque tu decida di condurla, non smetterai mai di curiosare, capire, meravigliarti.
Perchè è dentro te, perchè tu sei una viaggiatrice sognante.

Unknown said...
This comment has been removed by the author.
Unknown said...

ti racconto un aneddoto in relazione a questo post.
Un fotografo, tale Josef Koudelka, ad un rom che gli chiedeva con insistenza come mai dopo tanti viaggi non avesse trovato ancora il posto dove mettere radici, in un primo momento non rispose. Allora il rom, in modo più sicuro, gli disse che quel posto lo aveva trovato ma non voleva rivelarlo. Allora Koudelka prese la parola per dire che quel posto non voleva trovarlo, voleva sempre e solo inseguirlo senza mai giungerci. Come la fotografia perfetta, quello che ogni fotografo vuole scattare. Si cerca per tutta la vita, senza mai scattarla.

liviè, e se ti seguissi, sulle orme do Koudelka???