Wednesday, December 27, 2006

Il culto della Lasagna

Gli italiani sono tornati al paganesimo, ma stavolta sugli altari al posto di Giove, Venere e Marte hanno messo il dio Astice, il dio Lasagne, il dio Panettone. Il culto del dio Cibo ha milioni di fedeli e una casta sacerdotale fortemente gerarchizzata: al vertice c'è la papessa Michelin, un gradino più in basso ci sono i cardinali Stefano Bonilli (guida del Gambero rosso) ed Enzo Vizzari (guida Espresso). Qualunque raccolta di proverbi (concentrati di saggezza che bisognerebbe rivalutare) ripete che la gola è la consolazione dei vecchi. Ebbene sì, allora sto invecchiando e non so se mai si avvicinerà il giorno in cui il dio Cibo sarà tirato giù dall'altare e rimesso al suo posto...nel piatto! Adoro mangiare... e tornata in Italia non riesco a resistere a nessuna tentazione gastronomica...un assaggino qui, uno là, ne mangio un pò perchè tra qualche mese me lo sogno, oh, ma che buono, da quanto tempo non lo mangiavo!
Il motto di Feuerbach, secondo cui "l'uomo è ciò che mangia" con me entra veramente in crisi perchè io mangio veramente di tutto, a parte acciughe, capperi, carciofi, anguilla e carne di cavallo (annotate se volete invitarmi a cena!) . Se fossi veramente ciò che mangio sarei un minestrone, un mistus di schifezze e raffinatezze...
Più volte ho ripetuto che brucerò all'inferno tra i golosi, ma neppure questo mi ferma..."so resistere a tutto tranne che alle tentazioni"... caro Oscar, ormai siamo in confidenza, quanto ti capisco! Come si fa a mangiare solo un'insalatina quando il tuo vicino mangia della pasta fumante? O lasciare i cioccolatini sul tavolino vicino alla tv se in sala ci passi tre mila volte al giorno?
E poi mi tocca alzarmi dal letto la mattina se papà mi si mette nell'orecchio e ripete che dobbiamo andare a correre insieme perchè non sono una di quelle culose (qui solo nel senso di fortunate!) che mangiano e non ingrassano...il cibo mi lascia rotondità oltre che sensi di colpa!
Dal 2007 si inizia la dieta, anno nuovo, nuovi propositi...iniziare ora non avrebbe senso...o sarebbe troppo arduo? Non immaginatevi però una dieta di quelle tristi, quella va contro i miei principi...i miei piatti saranno sempre colorati e vari e con un briciolo di fantasia sempre accattivanti!
Babbo Natale probabilmente mi ha portato qualche kg in più, spero nella Befana ora...
Ma devo ammettere che è stato il Natale più buono e appetitoso della mia vita...dopo un'astinenza di tre mesi era normale!

Thursday, December 21, 2006

Amo la pioggia

Amo la pioggia. Mi piace ascoltarne il picchiettio sulle tegole e sulle tapparelle di casa. Soprattutto di notte, raggomitolata sotto le coperte, né sveglia né addormentata, quando il ritmo della pioggia viene spezzato soltanto dalle rare automobili in lontananza. Perchè a Pineto, sotto la mia finestra, ne passano davvero poche di automobili. Amo la pioggia quando Willy mi fa le fusa e si addormenta sulle mie gambe. Amo osservare sui vetri il percorso bizzarro di una goccia, concentrare la mia attenzione su lei, come se non esistesse altro. La pioggia mi aiuta a pensare, come il mare, come il fiume che scorre con impeto al di sotto di un ponte... La pioggia mi aiuta a guardare più lontano, sia nel passato fra i ricordi, sia nel futuro fra progetti, sogni e speranze. Non che io abbia difficoltà a pensare o riempire la mia mente di interrogativi...
Quando piove però la solitudine è un po' meno opprimente. E al tempo stesso quando piove è più facile stare in compagnia. Non è necessario far grandi cose, basta esserci, gli uni accanto agli altri. Già, perché la pioggia, soprattutto, aiuta a cogliere l'essenziale, in noi stessi come nei rapporti, nel bene e nel male. La pioggia di questa sera non è semplicemente acqua che scende da nuvole.

Casa dolce casa

A casa. A casa dopo due giorni a Piacenza. A casa dopo 3 mesi. A casa e felice. Perchè tutto è dolcemente uguale a come l'ho lasciato, perchè accanto a ciò che non muta con il passar del tempo c'è sempre qualche novità. Perchè la mia camera ora ha delle bellissime tende color arancio, perchè mamma continua a sfornare ceramica, ad arredare il suo nido sempre in modo diverso e ha sempre qualcosa da raccontare...
Che bello riabbracciare la mia mamma, i miei cari...non nego che l'emozione è stata forte.
E vedere che il mio micione riconosce sempre e comunque la sua padrona ultimamente troppo assente...
Sono felice ed è esattamente questo il Natale.
E' la gioia di pensare di dormire di nuovo nel proprio letto, ripercorrere in bicicletta il viale principale, rivedere vecchi volti, riammirare il proprio mare, riassaporare sapori per mesi solo immaginati, sentire voci familiari...
Tutto sembra estremamente perfetto nella sua solita imperfezione, tutto come deve essere.
E' bello tornare. Anche se ci si sente un pò un pesce fuor d'acqua ed è strano sentire papà che dice "oggi si apparecchia di nuovo per 4" o nonno "nonna ha fatto la pasta in casa solo per te".
In realtà i primi giorni sei un ospite a casa tua, tutti ti viziano (io adoro le persone che mi coccolano!), tutti vogliono sapere di te (anche mamma che alla fine ti sente spesso durante la settimana!) e tu quasi non hai nulla da raccontare, o forse hai troppo da dire e non sai da dove iniziare.
Inizio con il dire "Sono di nuovo a casa e sono felice..."

Sunday, December 17, 2006

Pronta a tornare in Italia?

"Pronta a tornare in Italia?"...bhè, pronta non direi, ho ancora una marea di cose da fare e da infilare in qualche modo in valigia. Odio fare la valigia, i preparativi mi stressano e per questo divido di solito il tutto in tre, quattro fasi. Pausa pranzo, pausa merenda, pausa musica, pausa pc...e la valigia attende sempre lì...vuota, appena piena, mezza vuota, mezza piena...dove è finita Merry Poppins che con un piccolo gesto metteva in ordine camere e cassetti? Qui c'è un valigione che attende! Meno male che non c'è mamma che mi assilla chiedendomi a che punto sono, che devo muovermi, che faccio tutto all'ultimo momento...mmm, ci pensano gli amici però!
Dopo tre mesi di nuovo in Italia, che strano...la gente intorno a me parlerà in italiano, penserà in italiano, mi si rivolgerà in italiano...le insegne saranno in italiano, giornali in italiano e soprattutto cibo italiano! Per qualche giorno nessun Guten Morgen, anche se qualche ja, nein o danke mi scapperà...per qualche giorno niente più ottima birra tedesca (questa sera ho fatto l'ultimo brindisi con Sandra!), i buonissimi yogurt e il quark...
In Italia, torno a casa...in realtà non proprio a casetta perchè per rivedere la mia famiglia devo attendere giovedì. Son felice di partire, rivedere le persone a cui voglio bene e son quasi emozionata di rientrare in Italia. Non ero mai stata così a lungo all'estero, massimo un mese e mezzo due anni fà quando son partita per l'Irlanda e Londra. Mamma non vede l'ora di riabbracciarmi, non sta più nella pelle e anche io devo ammettere che ho una gran voglia di strapazzare la mia mammina, papino, nonna e i miei micioni...
Sì, sono contenta di tornare anche se non son pronta, anche se qui sto davvero bene, non mi manca nulla, ho conosciuto belle persone ma...l'Italia è l'Italia e anche se la abbandono sempre con piacere, ci ritorno con altrettanta gioia...
Domani a quest'ora sarò in viaggio per Piacenza. Domani a quest'ora sarò sicuramente più felice di oggi, domani a quest'ora qualcuno mi prenderà in giro perchè non mi verranno le parole in italiano, domani a quest'ora in Italia, in Italiaaaaaaa!
Partirò da Lipsia domani alle 11 con un certo Mario Loss, con una Mercedes Vito bianca targata LDS-KI. Mi lascerà a Berlino e in qualche modo raggiungerò l'aeroporto. Vi ho lasciato i dettagli, così in caso dovesse avere la pessima idea di rapirmi, potete chiamare la polizia. E venitemi a riprendere anche se il riscatto dovesse essere alto! Capito? capito? Io voglio tornare in Italia!

Caro Babbo Natale...

Caro Babbo Natale...
cominciavano così le mie letterine e di certo non aspettavo gli ultimi giorni, le scrivevo prestissimo...fai che Babbo Natale non faceva in tempo a leggerle o non trovava più il regalo?A volte c'era la letterina ma l'albero non c'era ancora, spesso Babbo Natale doveva addirittura chiedere un mutuo per esaudire certi desideri...
I bimbi di oggi invece sono super tecnologici, oltre che con peggiori manie di grandezza: se chiedi loro se hanno già scritto la letterina, se non ti guardano con un espressione tra lo scioccato e il disgustato (oddio, lei crede ancora a Babbo Natale?), ti rispondono che la loro mamma ha detto che è ancora presto e che possono mandare una email più in là o al massimo un sms. Queste mamme hanno dimenticato che la tradizione vuole che la letterina CARTACEA, con tanto di disegnini e buoni propositi, si scriva l'8 dicembre!
Io il Natale l'ho riscoperto pochi anni fà. Nel periodo della crisi adolescenziale ogni Natale mi metteva addosso una sconfinata tristezza, paragonabile soltanto a quella che mi infondeva uno spettacolo di clown al circo, gli animali allo zoo o una diretta trasmessa dalla Camera dei Deputati.
Non pensavo fosse colpa di Babbo Natale, chiariamoci: con i tempi che mutano, aveva già talmente tanti problemi a continuare ad esistere nell'immaginario collettivo (se non come icona consumistica) che di certo non potevo chiedergli di rimediare alla mia tristezza. Ma il Natale non mi piaceva più.
Sarà che da qualche anno son tornata di nuovo bambina, sarà che ormai solo le piccole cose mi rendono felice, insomma, oggi posso dire che il Natale, quello vero, io lo sento e non viene una volta all'anno.
Allora, cominciamo col dire che non prometto che sarò buona. Buono è un termine adatto a una telenovela o a un lacrimatoio in diretta tivù e una bontà senza telecamere e senza Auditel è fatica inutile. Non ti chiedo perdono dei peccatucci commessi. Ebbene sì, qualche carognata l’ho fatta, ma tu, caro vecchietto con il pancione lascia da parte i rimproveri...tu dovresti essere a dieta da una vita ma non resisti ai peccati di gola!
Quando la prof di diritto fa lezione, io le parlo sopra, interrompo continuamente il mio datore di lavoro, dico le bugie a fin di bene, non ubbidisco ai genitori e non sopporto mio fratello. Ci insegnano queste cose nei talk show, non è colpa nostra!
So bene che sotto Natale tutti dovremmo essere più generosi d’animo e premurosi verso il prossimo. Ma tu hai mai provato a passare per il centro di una qualsiasi città in questo periodo? La gente ti calpesta per fare prima, piuttosto che rallentare per farti attraversare la strada ti mette sotto, ti fissa in cagnesco se provi a guardare qualsiasi cosa abbia già adocchiato. Insomma, siamo sinceri, le persone in questo periodo diventano isteriche, oserei dire mordaci. Personalmente parlando questo clima di delirio collettivo mi tocca poco, tanti soldi per fare regali non ne ho. Ma mi sorge un dubbio: non dovresti provvedere tu a fare e a consegnare i regali? Come funziona, che io li acquisto, li impacchetto e tu li recapiti a domicilio? A questo scopo hanno inventato i corrieri. Magari da te, nella tundra, nella steppa, in Lapponia o dove diavolo abiti in mezzo ai folletti, i corrieri non esistono, e neppure il traffico congestionato, e tanto meno la gente incarognita che fa collassare i mezzi pubblici.
Stupido quanto vuoi, io ho un desiderio. Un sogno seppur palesemente irrealizzabile è sempre un qualcosa che ci spinge ad andare avanti. Negli ultimi tempi ho la sensazione che la terra giri sempre più veloce. Bhè, io vorrei che i giorni si allungassero un pò, giusto qualche ora, perchè non riesco più a fare tutte le cose che vorrei, cose per cui non serve un Babbo Natale ma solo una buona dose di buona volontà.
Non chiedo di svegliarmi sempre contenta e gioiosa, o magari anche già profumata, lavata e in ordine, nè felice di andare a lavorare, all'università...perchè poi mancherebbero solo le Farfalle Barilla e abbiam creato la pubblicità del Mulino Bianco.
Io vorrei del tempo per me e per chi amo. Pensi sia fattibile, nonnetto?
Un bacione.
La tua Livia

Thursday, December 14, 2006

Fracazzi da Velletri

Quando si dice "eh sì, mica Fracazzi da Velletri!"Beh, oggi ho avuto l'onore di parlare con il famoso "Fracazzi da Velletri": lavora all'ospedale di Velletri ed è il capo reparto del laboratorio analisi...tutti lo nominano, tutti sanno che è meglio perderlo che incontrarlo ma forse non sapevano che era anche meglio non trovarselo al telefono, dopo 4 ore davanti un pc e il cervello in fumo. Quando hai già le idee confuse e per te la analisi cliniche, chimiche e microbiologiche sono esattamente la stessa cosa, i numeri e le statistiche ti escono dalle orecchie e dentro te ripeti "che ci faccio io con una calcolatrice in mano?"
La matematica non sarà mai il mio mestiere e stamane ne ho avuto ulteriormente la conferma. Cosa non si fa per far quadrare qualche conto! Ebbene sì, stamane ho deciso, dopo aver litigato con amica-nemica calcolatrice, che Fracazzi mi ha riferito che fanno 1000 test in più...Ma che dovevo fare? Lui non si decideva con i numeri, cambiava continuamente idea, insomma un vero "Pinco pallino" qualunque...io avevo meno pazienza di lui, dovevo far combaciare i conti e non ho resistito, ho portato avanti anche qui la mia teoria del "2+2 non fa 4 mai"...speriamo di non aver combinato guai!
Portatemi in caso un'arancia quando venite a trovarmi in galera...ma sì, posso sempre dire che la mia gemella ha frequentato il liceo scientifico e non io, che è stato un errore di distrazione, che mi son ricordata che da piccola volevo fare la psicologa e quindi ho voluto interpretare il "Non detto" e aiutare il nostro "omino"ad esprimersi.
Hannah è tornata a casa per Natale, oggi ha dato il suo ultimo esame e finalmente ha finito. Non era soddisfattissima, anche lei ha avuto a ache fare con il Velletri della situazione! Velletri non è solo nel Lazio, anche a Lipsia.
Hannah dottoressa, o mio Dio! Ma non cambierà mai comunque...dovevate vederla con il suo sorriso contagioso, piena di valigie, pronta a partire. Dolcissima.
Dopo 5 minuti che era uscita, eccola rientrare di corsa perchè si era dimenticata una cosa importantissima. Non era il biglietto del treno, non era un documento, non erano i soldi...erano due bottiglie di birra per il viaggio!
A fine gennaio lascia l'appartamento e io son già triste...come farò senza la mia compagna di jogging, di cenette tutte particolari, la mia ubriacona preferita senza peli sulla lingua?
Spero non arrivi un uomo al suo posto perchè va bene la casa mista, ma non voglio essere in minoranza...a meno che...non mi vizino a dovere o che il tipo sia davvero figo! Aahahaha!
Ma siccome non accadrà mai voglio una fanciulla per spettegolare, una ragazza con cui parlare di cose fra donne, almeno simpatica la metà di quanto è Hannah e possibilmente che non metti la scatola vuota della Nivea nella lavastoviglie per lavarla! Va bene essere aperte, va bene adattarsi ma questa cosa non potevo lasciargliela passare!Però non si può dire che non sia originale!
Uffa, che tristezza! Mangio i biscotti, affogo la tristezza cerco di non pensare al pancino che cresce...in fondo una pancia piatta non la vorrei perchè se un giorno decidessi di imparare a fare la danza del ventre serve un pò di ciccetta! Ok, basta, la smetto, questa scusa non vi convince?

Wednesday, December 13, 2006

Sassoni all' assalto

Auguri a Ale, dalla Germania un zum Geburstag mega galattico!
Buon onomastico anche alla mia nonna dolcissima, che mi manca tanto e adoro con tutta me stessa.

Giornata veramente pesante ma conclusa bene, nonostante gli amici di Gunny siano delle bestie! Dopo lezione ho invitato le mie amichette italiane a cena per passare un pò di tempo con loro, visto che ormai non riesco più a gestire le mie giornate, gli impegni...son libera solo quando mangio, anche se ultimamente sono arrivata anche a dimenticarmi il pranzo! Lo so, è triste, ma bisogna "abbozzare", arriveranno tempi migliori!
Insomma eravamo pronte a gustarci la nostra pasta con cavoletti e salsiccia e arrivano loro...i sassoni! Ubriachi e brutti più che mai, in quattro non facevano un uomo decente! Entrano e urlano il mio nome (io non li conoscevano neppure, chissà che cavolo gli ha detto Gunny!), si presentano, parlano in dialetto e si autoinvitano a cena.
Gunny prepara vin brulè e mette il suo solito olio nell'acqua per la pasta (io ormai son abituata, le mie amiche hanno inziato a bestemmiare!)...voleva mettere anche il latte al posto della panna su i miei amati cavoletti ma l'ho bloccato in tempo!
Insomma, abbiamo cenato tutti insieme a lume di candela, si cercava di comunicare ma alcuni di loro hanno veramente le teste bacate e in realtà fingevano di capire cosa gli dicevi, sorridevano da ebeti e basta. Questa è la cosa che mi davvero mi infastidisce: tu ti impegni per spiegare un concetto, chiedi magari come si dice una parola e ti accorgi che in realtà la persona che hai di fronte, che fino a poco fà accennava un sorriso mentre paralavi, non ha capito un tubo e non ha nessun interesse a capire in realtà. Ma c'era anche chi amoreggiava e ha fatto colpo...vero Crista?
Ma vabbhè...
La serata si è salvata alla fine quando Gunny ha proposto di giocare a taboo...italiane contro tedeschi e indovinate? abbiamo vinto! Troppo forti! Non ci avrei sperato, non è stato semplice ma ho imparato nuove parole e mi son divertita.
Ora vado a ninna...domani ci si sveglia di nuovo presto per andare a lavorare. Domani Maggie torna in Italia...tutti in partenza ormai...e fra poco tocca anche a me!

Monday, December 11, 2006

C'era una volta...

Diventerò gialla, ormai mangio patate un giorno sì e l'altro pure e mi chiamerete Lisa (ma per fortuna non ho la sua voce!) e non più Livia... Vai in mensa e trovi patate, torni a casa e cosa c'è per cena? Patate...
Cucina Andreas questa sera. Mi ha costretto ad assaggiare una patata cruda...pensavo fosse la cosa più schifosa di questo mondo ma...sarà perchè ormai sono assuefatta, sarà che ho mangiato di peggio, insomma non era così terribile. Ha invitato amici per festeggiare il suo compleanno e far finalmente la famosa "sera delle fiabe di Natale"...
Ognuno leggerà una fiaba, anche "l'Italiana", che purtroppo non ha trovato nessuna favola del suo Paese già tradotta in tedesco in rete e quindi leggerà una fiaba tedesca.
Spero non dovranno darmi gomitate per svegliarmi ad un certo punto della serata perchè son davvero stanca e, conoscendomi, so che luci soffuse e fiabe son per me una tentazione a cui difficilmente so resistere...
Ma finalmente una cosa diversa, raccontare fiabe nel periodo di Natale è tradizione in Germania. Ecco una cosa che dovremmo imparare dai tedeschi...oltre alle braten Kartoffeln!

Primo giorno di lavoro

Lunedì è lunedì e la sveglia è suonata alle 7...
Sono addirittura arrivata 15 minuti prima sul luogo di lavoro! Alle 7.45 faceva un freddo pazzesco e per raggiungere la fermata del tram, a pochi metri da casa, ci ho messo 10 minuti...1 passo avanti e tre indietro...nella mia mente il ricordo della bora di Gorizia...
Era ancora buio e in giro c'erano solo crucchi (loro già pimpanti) e un eschimese. L'eschimese ero io, imbaccuccata e incappucciata...giusto lo spazio per gli occhi e poi del tutto irriconoscibile, uno yeti in giro per Lipsia...
Arrivata in ufficio c'era già una tedesca diligente che lavorava, all'inizio un pò acida...poi sono riuscita a toccare le corde giuste, le ho fatto tenerezza e mi ha aiutato a capire certe cose.
E vi ricordate lo schizzofrenico del primo giorno di corso? Si chiama Michael e oggi era particolarmente euforico. Dovete sapere che al posto di sedie normali abbiamo grandi palle di gomma che rimbalzano un pò...beh, lui mi spiegava come registrare le interviste saltellando! Su e giù...mi stava facendo venire il volta stomaco e non c'era verso di fermarlo! Ha provato anche a esser carino e simpatico chiedendomi come era andato il fine settimana, ma le mie risposte erano solo "ja", "nein" e "gut"...erano le 8.30 e quel minimo di concentrazione dovevo utilizzarla per comprendere le sue super-veloci raccomandazioni e spiegazioni (oltre che per pregare che si fermasse con quella benedetta sedia!).
Morale della favola oggi ho parlato con tre persone: una non aveva tempo, una non capiva le domande (ho dovuto spiegarle io che cos'era la diagnosi molecolare!) e non sapeva darmi i dati giusti e la terza era una proprietaria di un negozio di abbigliamento (ma me l'ha detto dopo 5 minuti, si è spaventata quando le ho parlato di patologia!)...niente male come primo giorno, no?

Sunday, December 10, 2006

Soprattutto la domenica

E' proprio vero, la domenica, se la si passa a casa, ma senza pasta al forno, prelibatezze italiane e coccole è davvero triste. Alle 20 ho trovato la soluzione.
Se Maometto non va alla montagna, la montagna, visto che non può prendere il primo volo per raggiungere Maometto, si ingegna!
Dopo una giornata di studio e due ore di tandem con Doro, mi son detta "non si può continuare così, non si può iniziare quella che sarà la settimana più stressante prima di tornare a casa con alle spalle una domenica così anonima"...
Ho vinto pigrizia e stanchezza e all'ultimo momento ho preparato un ragù per allontanare la malinconia domenicale e sentirmi un pò a casa...
Un piatto di pasta ciascuno e io, Hannah e Andreas abbiam provato a sentirci un pò famigliola. Il ragù, anche se qui ha un sapore diverso (come tutte le cose!) può unire persone diverse almeno per cena! Persone che non saranno mai una famiglia per via della lingua e delle differenti abitudini...ma lo sono già semplicemente perchè hanno voglia di star insieme...soprattutto la domenica!

Saturday, December 09, 2006

Un venerdì di paura, un sabato di gioia

Allora, i film anche poco poco paurosi non fanno per me, soprattutto se hanno a che fare con sette religiose, satana o mostri vari. L'ho sempre saputo... ma ieri per non rimanere sola ho visto Silent Hill con Andreas...beh, ci ho messo poi più un'ora ad addormentarmi perchè ogni volta che chiudevo gli occhi avevo l'immagine della bambinetta posseduta.
Avevo paura anche di andare in bagno perchè il corridoio era buio e quel cretino del mio coinquilino, che durante il film era stato carino a dirmi quando dovevo chiudere gli occhi, quando riaprirli (metà film l'ho passato con il viso sotto la coperta!) e mi aveva acceso la luce con le stelline kitsch che ho in camera per farmi dormire tranquilla, è diventato improvvisamente stronzo (quando ci vuole, ci vuole!) : se la rideva a vedermi terrorizzata e mi faceva scherzi da idiota.
Quell'uomo ha doppia personalità, non c'è altra spiegazione: prima mi cucina la pasta vedendomi distrutta dopo un giorno a lavoro e 1 ora e mezza di aerobica (gli ho lasciato solo mettere i fusilli nell'acqua, non di più perchè non volevo rovinarmi la cena visto che il pranzo lo avevo già saltato!) , mi lava i piatti (gli faccio notare che ci ha lasciato su il sapone e mi dice che la prossima volta me li lavo da sola!Ops!) e poi, peggio del Dottor Jekyll e Mr. Hyde, diventa un folletto malefico, mi fa dispetti e si diverte...sadico!
Ma la notte è passata, sono sopravvissuta e l'unico incubo è stato Dirk, nessun demone, solo il fidanzato di Hannah con una nuova pettinatura.
Oggi sono andata a fare compere, qualche regalino di Natale e miracolo dei miracoli ho trovato un completino intimo per me! Mi sono fatta un regalo: il mio primo completino, sono troppo felice! In Italia non ne ho mai trovati, c'era sempre qualcosa che non andava bene!
Che bella la Germania: dopo aver provato solo 9 modelli (record, in Italia sono arrivata anche a più di 12 senza risultato) ho trovato quello che faceva per me!
E ancora w la Cruccolandia, dove anche la taglia dei pantaloni si misura diversamente! Qui ho una splendida 40! So che alla fine, se si converte nella taglia italiana, è sempre la stessa misura ma vuoi mettere dire "mi fa provare una 40" o addirittura una 38? Anche se non trovi il pantalone che ti piace torni a casa con meno complessi...mica tutti fanno le conversioni!

Thursday, December 07, 2006

Auguri Andreas

La bici di Hannah è davvero pericolosa. Ha solo un freno, è metà olandese (nel senso che frena con i pedali) e ha il manubrio tutto storto e super mobile. Quindi oltre a venirti la gobba rischi vermante la vita lì sopra! Ma oggi ero in ritardo al corso per il lavoro e non ho potuto farne a meno. Che paura, era anche senza luci!
La tipa che questo pomeriggio ci ha tenuto segregati per 4 ore invece che 2 non era tedesca, quindi parlava lentamente e ho capito qualcosa in più...speriamo bene.

E' scoccata la mezzanotte ed è il compleanno di Andreas! Io e Hannah abbiamo comprato tante schifezze cioccolatose che lui adora e fatto la torta (Hannah l'ha bruciata e io ho cercato di recuperarla...). Ora vado a mettere tutto sul tavolo in cucina così domani avrà un bel risveglio.
Ma prima vado a fargli gli auguri e gli canto la canzoncina in italiano...vado a sconvolgere un cuore crucco con un pò di tenerezza italiana, che qui non sono abituati.

Emmmm...la sorpresa forse l'ho avuta io...Era già a letto davanti alla tv, sotto le coperte a petto nudo...Ho cantato la mia canzoncina, fatto gli auguri...all'improvviso gli squilla il telefono, era la ragazza dalla Svezia. Ero andata io a prendergli il telefono per evitare che si alzasse, ma crucco che non è altro, super attivo, era già in piedi in mutande pronto a prendere il telefono.
Olly, so che pensi ma non rilascerò ulteriori commenti qui... e scusate, amiche, ma non ho ripreso nulla, chiedete troppo! Venite qui...altro che lavoro da centralinista, potrei far pagare il biglietto per vedere Andreas e farmi un pò di soldi! Ma ora lo dico una volta per tutte e dovete credermi. A me il mio coinquilino non piace, anche se ha un fisico veramente da lasciar senza fiato...gli occhi son fatti per guardare, vivo in una casa mista, è normale...

Tuesday, December 05, 2006

Novità in casa Gunther

Gunny è partito da poco, si era fatto anche la barba per l’occasione ed era più carino del solito, forse perché aveva un sorriso a 44 denti. E l’Amour, l’amour…rende dolce anche Gunny! Domani sarà a Roma dalla sua metà, che è in Italia a fare l’Erasmus!
Stasera ho conosciuto la mamma di Andreas, una bella donna, simpatica e giovanile…anche il papà non scherzava!
E’ confermato: Hannah si è intenerita ad ascoltare il racconto della mia infanzia infelice senza calendario dell’Avvento con i cioccolatini (e l’invidia che provavo nei confronti della mia vicina di casa che ne aveva addirittura sempre due!) e mi ha detto che ogni giorno posso aprire le porticine del suo, visto che lei ne ha ricevuti due per regalo! (quando il passato ritorna! Si stava ripetendo la stessa scena dell’infanzia!). Abbiamo così una 24enne con sindrome di Peter Pan felice, anche se ha dovuto attendere di trasferirsi in Germania per avere il suo primo calendario dell’Avvento, visto che qui è molto sentito…tutti golosoni!
Lo so che avevo smesso con il cioccolato, ma in questo caso devo fare un eccezione. E comunque ho vinto la dipendenza, è più la gioia di poter dire “ho il calendario sognato da quando ero piccina”, che la voglia di mangiare i cioccolatini a forma di orsetto all’interno. Che bella la mia coinquilina!
E ora la scoperta scioccante della serata: dopo quasi 3 mesi che son qui ho trovato nel bagno riviste di Playboy e giornaletti simili tedeschi. Abbiamo due bagni, quello in questione, che io non uso mai perché più lontano, più freddo (entrambi non hanno termosifoni, ma questo è il polo sud, l’altro è polo nord!) e perché ha il gabinetto che io odio (modello diverso, non so spiegarvelo, scusate, accettatelo come assioma e basta) ha una montagna di giornaletti “zozzi” vicino alla finestra. Io avevo notato i calendari e i poster ma non quella collezione. Che i tedeschi, in generale, non hanno veli, o un minimo di pudore come gli italiani lo avevo capito dal primo giorno che ho messo piede qui dentro o girando per Lipsia…ma davanti a tali donnone super formose (in realtà donnette) sono rimasta un po’sconcertata… Secondo voi chi dei due “masculi” spende soldi per questa spazzatura? Io dico entrambi…Gunny pensavo amasse più le birre che le donne e Andreas ha il viso da angioletto, ma ne sa una più del diavolo! La domanda sorge spontanea: ma non si vergognano?

Intervistatrice per caso

La situazione è abbastanza complicata, ma a noi non ci sono mai piaciute le cose ovvie (o meglio, purtroppo non le conosciamo!), siamo quelli dell’ “ufficio complicazioni affari semplici”…
Forse ho trovato un lavoro. Sottolineo forse, non perché sia scaramantica ma perché è veramente un casino capirci qualcosa!
Si tratta di un’impresa consulenza/marketing che lavora per i fornitori e produttori della tecnologia medica, della diagnostica e biotecnologia. Loro, quell’omino bizzarro dagli occhiali con montatura nera e i capelli ricci da pazzo esaurito, brutta copia di Einstein da giovane, che oggi per due ore ha creduto (mille informazioni in tedesco a velocità della luce, da bravo fisico!) di spiegarci come utilizzare i vari software per far le interviste, chiamare, registrare, faxare, e la tipa che ha appeso alla porta, sperando che nessuno la vedesse, il cartello “pericolo di vita”, cercano italiani per lavorare al loro progetto.
Noi, che dovremmo subirci tre giorni di corso per poi diventare “rompicoglioni” a tutti gli effetti (ops, intervistatori!) riceveremmo un compenso per intervista, dovremmo lavorare almeno 15 ore a settimana e tradurre i dati acquisiti (se mai un’anima pia ci concederà un’intervista) in inglese.
La questione ora è innanzi tutto ricordare tutto quel che oggi quello squilibrato ci ha spiegato (perché se facciamo casini si arrabbia pure! Le sue parole erano “divento cattivo”) e poi trovare una strategia per persuadere dottori, infermieri a perdere un po’ di tempo con noi. Metterla sul pietoso? Non possiamo neppure fare gli occhi dolci perché non ci vedono, o appiccicarci al loro camice, strisciare ai loro piedi implorando compassione spiegando che potremmo ricevere fino a 60 euro per i loro 30 minuti di tempo…
Medici italiani, mi rivolgo a voi, datemi il tempo di parlare, non chiudetemi il telefono in faccia, non trattatemi male, non ditemi parolacce e rispondete alle mie domande…tanto lo sanno tutti che non avete molto da fare durante il giorno!
Ma vi rendete conto? Questo è il destino che mi si rivolta contro per tutte le volte che mi son presa gioco delle centraliniste che chiamavano a casa, tutte le volte che con fare da donna superiore ho chiuso loro il telefono in faccia, o fatto finta di esser minorenne per non rilasciare interviste.
Domani ho altre due ore di supplizio e teoricamente mi istruiranno sul contenuto dei questionari, un po’ di conoscenze mediche prima di entrare nel mondo delle donnine con le cuffie e i microfonini, sedute su morbidose sedie a forma di palla (quelle che rimbalzano!) con un piccolo schienale.
Il lato positivo è che ci sono altri giovani sulla mia stessa barca, stranieri anche loro e che hanno capito ben poco di quel che accadeva attorno a loro oggi. A parte l’americano che aveva veramente lo sguardo di uno quasi pronto a iniziare da domani…o fingeva bene?
Sì, un team giovane e pc che ci attendono…a me attenderà anche qualche pasticcio con conseguente sgridata, ma ok, mettiamoci in gioco e vediamo che accade…o non accade?

Sunday, December 03, 2006

Lago dei Cigni

Il Lago dei Cigni, il primo dei tre celebri balletti composti da Pyotr Il’yich Tchaikovskij, racconta la storia del giovane principe Sigfrido, che si innamora di Odette, una donna che di giorno si trasforma in cigno a causa di un incantesimo operato da uno stregone. Odette è destinata a rimanere nelle sembianze di questa creatura, finché non verrà salvata dall’amore eterno di un uomo. Incantato dalla sua bellezza, il principe (che qui era un tappetto in calzamaglia nera) le promette eterno amore ottenendo la fine dell’incantesimo – ma in seguito, durante una festa, viene ingannato dallo stregone a dichiarare il suo amore ad Odile, un cigno nero del tutto somigliante ad Odette. Il principe viene sedotto e presenta Odile come sua futura sposa ma nello stesso istante appare Odette ed egli comprende di essere venuto meno al giuramento. Sigfrido morirà di crepacuore e Odette farà la sua stessa fine...

Sono stata all'opera con Sandra a vedere il balletto "Il Lago dei Cigni", era la prima volta che assistevo dal vivo ad un balletto ed è stata un'esperienza fantastica. Inutile dire che i ballerini erano veramente bravi e la protagonista era di un virtuosismo senza paragoni. Non ballava, si vibrava in aria, e tutto era avvolto da un'atmosfera fiabesca d'altri tempi.
Leggiadre, instancabili, sulle punte, non erano donne, assomigliavano più ad angeli che si alimentavano di poesia e dolci melodie di flauti, tamburelli, arpe, violini e pianoforte...
Difficile capire il sottile confine tra sogno e realtà durante quelle ore in cui dimentichi quasi completamente di esser seduta su una poltrona accanto a crucchi e la musica ti entra nelle vene.
La musica classica è davvero nutrimento per lo spirito e acquieta l'animo.
Così rilassata come affronto la mia traduzione?

Saturday, December 02, 2006

Una sera per uno

Una sera per uno...questa sera con Hannah!Mi sa che la serata con Gunny è meglio non farla!
Alle 18 siamo uscite insieme e andate ai mercatini a berci un ottimo vin brulè e brille a far la spesa...è troppo forte la mia coinquilina, chi la conosce lo sa! E parlare con lei di uomini è la cosa più divertente che c'è, anche se a volte mi fa arrossire! Ha aggiunto altri 2 verbi per dire "far l'amore" alla mia lista e detto che Gunny ne sa sicuramente molti di più! Ma io mi fermo a 10, son già troppi!
Tornate a casa ci siamo viste un giallo insieme, lei è proprio patita per queste serie tedesche così anonime a mio avviso, dove il detective ha sempre qualche problema: la scorsa volta non aveva un braccio, oggi invece era su una sedia a rotelle! Mah...
Gunny non c'era e ci ha concesso di appropriarci della sua camera...che onore mangiare schifezze sul divano di Gunny, tra le mille bottiglie vuote di birra e la scorta di quelle nuove.

Sabato bradipo

"Come si fanno le previsioni del tempo?"questo è il biglietto che questa mattina ha lasciato Hannah sul divano in corridoio...Mah, casa di matti!
Andreas, incontrandomi alle 10 (ero solo andata in bagno, stavo tornando a dormire) ha iniziato a blaterarmi qualcosa riguardante la differenza tra gli italiani e i tedeschi. Ha promesso di ripetermi tutto stasera, magari lo capirò, visto che dopo solo 8 ore di sonno non ero in grado.
Ho dormito 13 ore! Colazione alle 15.00 con il ciambellone al limone, che buono! Questa mattina ho voluto rilassarmi e dormire nel vero senso della parola come non facevo da troppo, nonostante il telefono squillasse, nonostante il sole illuminasse tutta la camera, nonostante il fidanzato di Hannah lasciasse messaggi assurdi in segreteria con voce da psicopatico...
Ora scusatemi se sono un pò rincitrullita, se non riesco a esser completamente presente.
Mamma, non sono triste, sto benissimo, sono solo ancora assonnata...
Ilenia, non puoi parlarmi di abiti da sposa a "prima mattina" e inviarmi i modelli che ti piacciono di più...ma non è che domani, dopo che ho fatto colazione, mi dici che ti sposi? Il mio consiglio in tal caso è sempre lo stesso: temporeggia!
Ho spedito un pacco a Pietro lunedì (ricordate la corsa contro il tempo e la befana acida delle poste?) e finalmente ho avuto la conferma del suo arrivo. E' arrivato, il "bambinello" (1.3 kg) è arrivato! Mi ha fatto stare in pena per 5 giorni, chiedo scusa alle amiche a cui ho rotto le scatole durante questa settimana, devo ammettere che siete state pazienti!
E ora, forza e coraggio, iniziamo a darci da fare che fino ad ora non ho combinato nulla!

Die Italiener sind komisch !?

Una bella serata a casa, non capitava da tanto ormai.
Dopo aerobica, Andreas mi ha invitato a mangiare in camera sua e a guardare con lui la tv, che non vedevo da una vita. Abbiam iniziato a parlare dei film tedeschi, dei telefilm in particolare. Entrambi d'accordo sul fatto che quando un prodotto è tedesco si riconosce da lontano un miglio, ma mentre io sostenevo che la fotografia tedesca è opaca e gialliccia, Andreas non sapeva dare delle motivazioni, solo contraddirmi. Gli ho mostrato più volte la differenza tra un normale talk show, dai colori normali e brillanti, e un giallo in quel momento in onda. Ma niente da fare, non percepiva la differenza per me così evidente! I tedeschi sono un mondo a parte, ma dicono che noi italiani siamo strani. Stasera me lo avrà ripetuto almeno mille volte!"Ihr seid komisch!"
Il litigio poi si è spostato sulle piante. Gli ho detto che in Italia tutti, dal bambino al vecchietto, credono che tenere piante in camera non sia consigliabile. Portare avanti una tesi del genere con uno che in camera ha una giungla è stata una pessima idea. Ha tirato fuori tutti i libri di chimica e biologia, cercato su internet e alla fine ha dimostrato che di notte non fa male tenere le piante in camera. Ma vallo a dire ad un'intera Nazione! Tutti gli italiani son cresciuti con questa idea, io compresa! Secondo me anche i siti italiani lo dicono!Controllerò.
Poi abbiam parlato di tatuaggi visto che se ne vuole fare un altro e ha veramente gusti pessimi il ragazzo (altra discussione!) e di una canzone che parla di un uomo che si trasforma in un "verme mannaro" (è assurda ma divertente, ve la tradurrò appena ho tempo!)...
Prima di andar a dormire non potevamo non discutere di sesso, doveva ampliare il mio vocabolario a lungo trascurato...e ora conosco ben 8 verbi (in italiano quanti ce ne sono?Secondo me meno) per esprimere il concetto, dal dolce "dormire insieme" al fino ai verbi più volgari...
Ragazzi, ora entrate in gioco voi...quante parole conoscete? Vediamo se riusciamo a battere sti crucchi, non deludetemi e partecipate numerosi!

Friday, December 01, 2006

Il Mercato

Piccoli, tondi, succosi e dolci, hanno la buccia di un colore arancio vivo e un profumo intenso. E soprattutto senza semi, così piacciono anche ai bambini!Oggi ce l'ho con i clementini!
I mandarini clementini non devono avere i semini, perchè devo poterli mangiare tranquillamente davanti al pc senza sentir in bocca l'amaro del seme appena masticato per sbaglio e senza sputar continuamente e non sapere dove metter questi semi (se sono clementini di solito non ti porti dietro il piattino per i semi!). Ho comprato clementini che contengono addirittura due semini a spicchio, che nervi!

Venerdì mattina, sole caldo, cielo limpido...Livia si sveglia e decide di andar al mercato della frutta.
Ognuno nella sua mente ha un'idea chiara del mercato della frutta, delle aspettative prima di uscire. Anche questa volta, forse perchè ho l'orrendo vizio di farmi sempre castelli in testa, son rimasta delusa. Il mercato tedesco è una tristezza, almeno quello vicino casa mia.

Nella mia mente il mercato è geneticamente rumoroso e festante. Il mercato è un luogo di urla, chiacchiere, disordine, immondizia e colori.
E’ diviso in settori, quello della frutta, quello delle scarpe, quello delle cianfrusaglie che non si sa bene a cosa servano, quello della musica e quello dei dolci. Ma bello che toglie il fiato.
Ci sono i carretti di frutta, montagne di mele, arance, limoni, verdura ammonticchiati. Insomma il mercato deve essere come il paradiso. Una gioia per gli occhi e per il cuore.
Di tutto un po'. Al mercato si vendono anche scarpe, vestiti nuovi e usati, intrugli afrodisiaci, cd rigorosamente pirati che dopo le prime due canzoni saltano, e una quantita’ infinita di cose strane e inutili, cinture, giocattoli, dolci di tutti i tipi.

Probabilmente stamane ho immaginato di trovarmi oltre che in un altro Paese, anche in un altra stagione (sarà per colpa di questo sole caldo?) e non potevo che rimanere delusa di fronte a 4 tristi bancarelle in fila indiana e tedeschi composti, gentili a servirti.
I piaceri della frutta? Bhè, lasciamo perdere...e i miei clementini hanno anche i semi!