Tuesday, February 27, 2007

Pippicalzespaiate

Nel mondo delle Belle Addormentate, Cenerentole, Bianchenevi e Principesse su piselli, l’apparizione di Pippi Calzelunghe fu decisamente sfolgorante: eroine così non se n’erano mai viste. I capelli arancioni stretti in due trecce rigide che rimangono in piedi da sè, il naso a patata spruzzato di lentiggini, un vestito fatto pieno di toppe, un paio di calze lunghe, una marrone e l'altra nera, scarpe lunghe il doppio dei suoi piedi...ebbene sì, lei era il mio mito!

Forse perchè anche io avevo un cavallo bianco a pois neri, forse perchè anche io avevo una scimmietta...ah no, scusate un fratello!

Mamma non diceva più nulla quando mi vedeva mettere calze di colore diverso ma ripeteva sempre che combinavo guai peggio di Pippi... un giorno, poveretta, mi ha trovato a far l'equilibrista sul muretto del balcone e non potete immaginare quanti anni ha perso! Lo so, mamma sembra più giovane! Ed è solo merito mio!
Insomma Pippi è un concentrato di entusiasmo e allegria, proprio come mi sento io in questo periodo. Trasforma il mondo come dice lei... questo è essere eroine!

Ho ritrovato la sua sigla e ora ho persino la versione tedesca che è bellissima!(Pippi Langstrumpf)

Ecco spiegato il motivo delle trecce, codine che ultimamente porto spesso... anche delle calze spaiate? No, quella è pura imbranataggine!

Sì, sto proprio bene... e sono contenta che lo nota sempre più gente.
Sto bene e non solo perchè faccio la lotta con l'impasto della torta con Andreas mentre Maria cerca di dar vita alla base del suo dolce di compleanno, non solo perchè son finiti finalmente gli effetti collaterali di PANs Labyrinth (il film non era male ma troppo sangue e ho rischiato di svenire!), perchè rido sempre più spesso anche davanti ad un pc o perchè forse ho trovato il libro per la tesi.

Ho promesso di vivermi al meglio questo ultimo mese e io le promesse le mantengo sempre.
La mia vita però non è solo qui, come qualcuno può pensare.
E' semplicemente e in modo contorto dove il pensiero vaga: nella vivace Lipsia, nella piccola Pineto e il verde Abruzzo, in una casetta vicino al Pò, nella grigia Milano, la confinante Gorizia, l'ordinata Lugano, la caotica Roma, la lontana e vicina Scozia e... non vorrete continuare ad ascoltare tutto l'elenco?

Sunday, February 25, 2007

Auguri Fausticchia

Auguri Fausta bella, bella bellissima!
Auguri Fausta cara...
1/4 di secolo, 5 volte un bambino che lascia l'asilo...
Tanti auguri a teeeeeeee

E non ti arrabbiare se ho fatto colazione tedesca alle 11, son tornata a dormire appesantita da quel che avevo mangiato, ho spostato il "pranzo" alle 17 e non so se mai cenerò... perdono...
Comunque mai più una cosa del genere, non ho ancora digerito! Volevano "colazionare" alle 9 ma abbiamo trovato un compromesso perchè io all'alba non avrei mai mangiato quelle uova strapazzate con funghi, pomodori, formaggio, pepe, curry e non so che altro...oltre a frutta con yogurt, latte e caffè... voglio morire!
E' stato traumatico il primo boccone, poi diciamo che mi ero quasi abituata...il problema è che non riuscivo ad alzarmi più da tavola con quella bomba nello stomaco. Mi è venuto sonno e son tornata a ninna...
Mi son svegliata e sto peggio di prima e con queste pietre nello stomaco faccio incubi sicuro stanotte.

Ieri sera in un bel pub con musica sudamericana e stasera cinema. Manca esattamente un mese alla mia partenza e sto facendo di tutto per vivermelo al meglio e passar più tempo con i miei coinquilini, o meglio, con Andreas e Maria. Marian non lo vedo da 3 giorni ma stamane alle 5 non so che combinava nel corridoio, Gunny è andato a Roma...

Friday, February 23, 2007

Disordinata


Il disordine, la confusione che mi caratterizza, si sta appropriando di ogni sfera della mia vita e il mio rapporto con il cibo sta diventando problematico.

Ho un problema: mangio disordinato.

Fino a ieri non ci facevo caso... poi un grillo parlante crudo e scorbutico all'occorrenza e una donna che in realtà ha una seconda laurea in scienze dell'alimentazione mi hanno aperto gli occhi e quel che ho visto è stato: buio pesto!


A quanto pare io e la corretta alimentazione non andiamo più d'accordo perchè:

- mangio in modo frettoloso

- salto i pasti (di solito dimentico il pranzo facendo colazione tardi)

- non tengo in nessun conto i giusti apporti di calorie

ma soprattutto

- non dò nessuna importanza alla regolarità per quanto riguarda gli orari.

Cosa dovrei fare? Qualcuno urla "rimetterti in rigaaaa" e iniziare una sana dieta mediterranea. Sì, perchè da quando son qui la pasta, ad esempio, la mangio una volta o due alla settimana... non so perchè ma non riesco più a mangiarla spesso, non son più abituata.

E poi dovrei perdere un pò di chiletti ma sulle diete se ne sentono di tutti i colori, sembrano più barzellette che veri e propri consigli alimentari. Ormai non si sa più cosa fa dimagrire, troppe son le voci discordanti e senza soste le nuove scoperte... cosa si fa pur di venderti un prodotto o dar lavoro a dietologhi da strapazzo.

Ci son diete per tutti i gusti, per tutte le età, per tutte le esigenze: diete per chi mangia al bar, dieta dell'abbronzatura, dieta del pompelmo, dieta ai crauti e addirittura dieta della risata (perchè si è scoperto che 15 min al giorno di sana risata fanno dimagrire) e dieta del sonno (perchè su di me non funziona? Acciderbolina!). In realtà molte sponsorizzano la dieta del sesso ma sorvoliamo.

Navigando nel pericoloso mondo di internet, inoltre, ho scoperto che oltre ad essere io stessa una potente minaccia per la mia salute (infrango quasi ogni regola per vivere fino ai 140 anni!) aggiungere il latte al tè fa male perchè una sola goccia di latte annulla i benefici effetti che ha il tè sul sistema cardiocircolatorio. Questa è davvero una brutta notizia per chi come me ama il tè con il latte. Inglesi e irlandesi siamo spacciati!

Alla fine di questa triste storia quel che devo fare e son costretta a fare è:
  • evitare questi siti di diete che mi deprimono, mi fanno sentire obesa (stavo per iniziare a leggere tutti articoli per gli obesi, con relativi appuntamenti e incontri per discussioni a riguardo).
  • ascoltare quel che dice Fausta (è preparatissima!)
  • accettare con pazienza le sgridate di Ottavia... compresi i vaffanculo.
  • non accettare più inviti a cena da Andreas (ma era davvero ottimo quel piatto con verdure, funghi, riso, gamberetti e crema funghi)
  • combattere la fame nervosa (dicono che mi serva psicoterapia)
  • tornare alle vecchie abitudini (Quanto è difficile! Non mangio regolare da anni ormai e qui la situazione è peggiorata!)
  • non accettare caramelle dagli sconosciuti
  • Voglio la mia mammaaaaaaaaaaa

Thursday, February 22, 2007

Scheisseee


La prima cosa che si impara quando si va all'estero son le parolacce. Io ne ho imparata qualcuna...e con i coinquilini che mi ritrovo lascio a voi immaginare quante a sfondo sessuale!

Son le prime parole che si apprendono o perchè i turisti vengono spesso mandati a quel paese o semplicemente perchè a tutti piacciono le parolacce!

Anche a te, signorina tutta fru fru, ti senti meglio quando togli quella maschera da ragazza per bene e mandi a farsi fottere qualcuno.

Oggi son volgare. Ma se le parolacce esistono ci sarà un motivo: devono essere usate, sono nei dizionari, fanno parte del nostro essere e del nostro quotidiano. E poi le parolacce son sempre fantasiose, esprimono tutto con più efficacia, son più dirette.
Un bel "vaffanculo" batte mille volte un "vai a quel paese" o peggio ancora un "vaffambagno" (in questo caso si tenta fino all'ultimo di non esser scurrili ma il risulato è un ibrido raccapricciante e poco convincente).

A me piace dire "fanculizzati", quando il mio "evapora" non ottiene gli effetti desiderati e trovo spassoso che in tedesco "testa di cazzo" venga tradotto "Arsch mit Ohren" (culo con orecchie) o che traduzioni letterari di frasi poco fini a volte intendono altro, come ad es. "im Arsch sein" che letteralmente è "stare in culo", in realtà in tedesco significa "essere fottuto"... pensi di dire ad un tedesco che non lo sopporti e invece gli dici che è spacciato.

Il nostro "stronzo", personcina poco raccomandabile o cacca, in tedesco viene tradotto "Arschloch" ovvero "buco del culo"... come potete notare il luogo di provenienza resta ma il referente cambia.
Sarebbe interessante fare uno studio su queste belle espressioncine!

Noi italiani sappiamo dire solo "cazzo", i tedeschi "scheisse" (merda) e tutte le offese comunque ruotano intorno al campo semantico del culo e non dell'organo genitale maschile.
Da notare però che il nostro "avere culo" non viene compreso dai tedeschi che preferiscono "Schwein haben" (avere un maiale)...chiamali scemi, del maiale non si butta nulla!

Le nostre "palle" che spesso ci rompiamo, i tedeschi non sanno cosa siano, perchè loro parlano di "Eier", ovvero "uova": i tedeschi possono ricevere "una pallonata nelle uova" (vi ricordate il povero Martin?) o "rompere le uova" (rompere le palle), "stare sul sacco" (star sulle palle) ... che gente!
Se noi mandiamo a cagare, i tedeschi mandano a pisciare, o meglio quasi a pisciarsi sotto... verpiss dich!
Come si fa a non divertirsi con queste cose?A voi che parolacce piacciono? In questo post potete dar sfogo a tutte le parolacce represse perchè tutti abbiamo studiato tra Oxford e Cambridge, no?

Concludo con un bel "leck mich am Arsch" ( un vaffanculo un pò più colorito) diretto a quella Hure (donna di facili costumi) che scalda con il suo Arsch (sederino) il posto di coordinatrice studenti Erasmus in quella città "am Arsch der Welt" (in culo al mondo...ops, molto lontana) chiamata Gorizia!

The spring


...
Open you heart to one who's dreaming of you
You can never hold back spring
Baby remember everything that spring can bring
You can never hold back spring
...


La primavera è giunta anche qui.
Prima del previsto.
E poi dicono che la Germania è così fredda...
Io ci porterei un pò di gente in Germania!

Tuesday, February 20, 2007

Uomini e donne

Uomini e donne parlano due lingue diverse. Non voglio dire che le donne siano superiori anche se spesso lo penso, ma semplicemente che "parliamo e non ci capiamo", o meglio: gli uomini non ci capiscono.
Questa teoria risulta esser sempre più fondata da quando vivo con tre uomini, stasera ne ho avuto conferma. Questo post, cari uomini, va in vostro aiuto.
Nel mio caso, in aggiunta, c'è anche il fattore lingua straniera e cultura diversa da non sottovalutare!
Gli uomini sono più diretti (a parte qualcuno di mia conoscenza che continua ad essere un'enigma), hanno meno peli sulla lingua, crudi, se ti dicono una cosa vogliono semplicemente intendere quella senza "sottotesti". Parlare con i sottotesti, tipico delle donne, vuol dire dire una cosa ma in realtà volerne intendere un'altra. Forse, in verità, noi donne non desideriamo che gli uomini ci comprendino e usiamo volutamente una specie di linguaggio segreto che capiamo solo noi, oltre alle nostre solite mezze frasi che sottointendono mondi! Mi vengono in mente certi discorsi tipici da donne, di quelli off-limit...se solo un uomo li sentisse...ne capirebbe la metà e comunque scapperebbe a gambe levate!
Noi donne, inoltre, siamo molto più chiacchierone... e per questo che spesso gli uomini ci rispondono solo con un cenno del capo o ripetendo sì, sìììì, sì (i tedescofoni ja ja jaaa)... a me danno sui nervi gli uomini che non partecipano alle conversazioni, che ti guardano assenti e ripetono questo benedetto "sì" solo per farti credere che ti ascoltano ma con la testa sono a miglia e miglia di distanza! E' come se avessero ingoiato uno di quegli aggeggi per l'alfabeto morse: una volta la vocale è breve "sì", altre lunga "sììììììì", due volte breve, tre volte lunga...
Ci sono inoltre parole che per noi donne hanno un significato diverso: lo dico a voi uomini, così non potete dire che non ne eravate a conoscenza. Ne dico solo una che trova d'accordo le donne in tutte le lingue: quando diciamo "ogni tanto" o "una volta" in frasi come "potresti ogni tanto darmi retta" o "potresti almeno una volta aiutarmi" significa "sempreeeeee"!!!! Vediamo se avete capito come funziona: se diciamo "potresti aiutarmi un pochino a..." la traduzione con sottotesti e diretta come piace a voi è...? "Fai tu questo lavoro per me!"
Traduzione donna- uomo:
"Sono davvero stanca"diventa "Non ho nessuna voglia di far sesso stasera"
"Ho mal di testa" - "non ho assolutamente voglia di far sesso, neppure con te!"
Nel secondo caso neppure un Johnny Depp può far miracoli!
"Ma mi ami come una volta?" - "Chiunque fa più sesso di noi"
Poveri uomini! E povere donne, incontentabili! E' vero che non ci va mai bene niente, troviamo sempre il pelo nell'uovo e l'occasione per sgridare e rimproverare questi uomini che si fanno molti ma molti meno problemi e paranoie di noi.
Una tipica conversazione potrebbe essere:
Donna -Amore, tu non mi ami più.
Uomo -Ma sì che ti amo.
Donna - No, non è vero. Non mi ami più! (Siamo anche insistenti!)
Uomo -Ma tesoro, io amo solo te.
Donna- No, non è vero, ammettilo.
Uomo- Tesoro, ma se ti amo come il primo giorno!
Donna- Vedi? Non è cambiato nulla!
E queste sono solo poche osservazioni, ne avrei da raccontare!
Voi che dite?

Monday, February 19, 2007

Meglio dormire

Questa è stata una giornata da schifo, sotto ogni punto di vista.
Alti e bassi, Livia, eh? Ieri ti sorrideva il mondo, oggi è meglio starti alla larga!
E' iniziata male, dovevo capirlo subito che era meglio restare a letto.
Sveglia alle 6.45 perchè Maria e Andreas mi avevano invitato a colazione... sì, avete capito bene! Non avevo nessuna intenzione di lasciare il letto ma mi son detta "bevo un pò di latte, farnetico qualcosa e torno a dormire, almeno non faccio la solita pigrona!".
Cucina vuota. Più felice che triste son tornata a letto pensando fossero già usciti. Stasera ho scoperto che era uno scherzo e che erano sicuri che non mi sarei alzata per nulla al mondo...la gente mi sottovaluta, so fare sacrifici e gesti d'amore anche io! Hanno fatto colazione alle 7.30, grande scherzo, come ho fatto a cascarci!!!Non c'è così tanta differenza!
Morfeo, comunque, mi ha riaccolto con piacere... peccato che poi ho deciso di alzarmi alle 10 e non rimanere l'intera giornata a letto.
Se fossi rimasta a letto:
  • avrei saltato colazione e pranzo per un buon motivo,
  • il mio stomaco mi avrebbe ringraziato
  • non avrei distrutto tutto ciò che mi è capitato per sbaglio accanto
  • certe cose non le avrei sapute
  • non mi sarebbe caduta questa fetta biscottata che ora mi son preparata con tanto amore a terra dalla parte della marmellata!
  • il pavimento lo avevo pulito ieri! E che cavolo!

In più penso di esser diventata una gallina. Andreas ha sempre detto che son la gallina del pollaio, essendo l'unica donna in casa e pensando fosse un complimento. Gli ho detto che dar della gallina a una donna in Italia significa darle della stupida...che dolce il mio coinquilino! Per fortuna che siamo in Germania! Comunque penso di esser diventata una gallina perchè sto di nuovo ovulando a distanza di pochi giorni. Non che voglia mettere in pubblico tutto ciò che mi succede ma poi vi chiedete perchè son incazzata nera??? Quando dormi a certe cose non ci fai caso...

Sunday, February 18, 2007

Canzoni prima di dormire


Sarà come stare a letto quando fuori è freddo e piove
Come togliersi le scarpe dopo un giorno di gran sole
Come correre nudo fin dove non c'è più città
o cantare speranza ad una stella che cadrà
( Succederà BandaBardò)


È una notte senza luna
ubriaco canta amore alla fortuna
Senza freddo e senza pane
ubriaco canta amore alle persiane
Seduto sull'asfalto che fuma
sembra un tempo da Medioevo
qualcuno dice che è un pazzo
un altro dice che non è nessuno
Per la gente nervosa in attesa del lieto fine
chi mangia solo terra e acqua è un errore da digerire!
È una notte senza luna
ubriaco canta amore alla fortuna
Senza freddo e senza pane
ubriaco canta amore alle persiane
Lui sa di avere ragione
sa di essere felice
e sulla sua pelle nera scrive un nome di vernice
Alla gente distratta in attesa del lieto fine
lui risponde con il vento
"Io sono il più contento"
È una notte senza luna...
(Ubriaco canta amore BandaBardò)

Domenichiamo?


Fino a qualche tempo fà ero d'accordo con Fausta: eliminiamo la domenica! Perchè lontano da casa mette davvero tristezza. Oggi però devo ammettere di aver passato una piacevole domenica: sveglia alle 10.30, Febbre e Mal di testa spariti dalla circolazione.
Preparo risotto ai 3 cereali con zucchine e funghi e per secondo cavolfiori al forno con formaggio per me, Andreas e Maria. Oggi si mangia italiano!Oggi è domenica e c'è primo e secondo...i tedeschi non sanno che vuol dire domenica...pieni e satolli dopo il primo!
Non faccio in tempo a buttar giù l'ultimo boccone che mi ritrovo in sella ad una bicicletta che non frena, diretta verso il centro. Ci sono i carri di Carnevale e non posso perdermi il Carnevale di Lipsia...abbastanza triste direi! Anche qui tirano le caramelle come a Monaco e se non stai attenta ti giochi gli occhiali, anche qui gli omini ballano sui carri ma c'è poco entusiasmo, solo tanta birra!
Tornati a casa io e Andreas abbiamo avuto la pessima idea di fare la lotta dei gessi...io ero diventata un puffo, Andreas era di tutti i colori...Maria parlava al telefono e non si curava di nulla...ha sospirato solo alla fine "peggio dei bambini!" vedendo come eravamo conciati. Ma ha iniziato lui!
Alle 18 siamo andati a giocare a bowling ("Bowling famiglia" come nelle migliori famiglie!) e con noi è venuta anche Valentina. Ho iniziato male ma lo sanno tutti che io non ho proprio la mira (se mi mettete a giocare a biliardo sono un disastro!) ... dopo 2 ore però mi sono aggiudicata il secondo posto, dopo quel culoso del mio coinquilino che non ha fatto altro che prendermi in giro!
Magari però tutte le domeniche fossero così. Domenichiamo anche la prossima settimana?

Io, Febbre e Mal di testa


Mi hanno lasciata sola e febbricitante.
Sabato sera: io e la febbre. Scusate, c'era anche il signor "Mal di testa", che fa sempre il terzo in comodo.
Gunni è tornato a casa, Marian si è dato a Harry Potter (si dice che ascolti la cassetta sin dalle 6 di mattina! Io a quell'ora sono nel mondo dei sogni, ma Andreas che ha la stanza accanto ed è maledettamente mattiniero lo sente. Ma un coinquilino normale, no, eh?), Andreas è andato da Maria e vedendomi sbattuta prima di uscire mi ha dato un dvd da vedere.
Io avevo chiesto un cartone animato, qualcosa di semplice da capire visto che Mal di testa era in agguato e quello scemo mi ha lasciato il dvd di King Kong.
Ma dico io, King Kong? Ma come ti viene in mente che sabato sera, sola soletta in camera (scusate, con Febbre e Mal di testa!) mi metta a vedere che combina uno scimmione che non ha nulla di meglio da fare che salire sull'Empire State Building, terrorizzare la città, finchè non viene ucciso??? Sarà pure uno dei paradigmi di base del linguaggio cinematografico, un epos moderno, ma piuttosto mi metto a dormire.
Comunque la camomilla senza zucchero fa proprio schifo e con lo zucchero diventa un veleno...ma vuoi vedere che mi tocca metterci il miele? Io odio il mieleeeeeeee.
Mi fa schifo, lo detesto con tutta me stessa, anche sciolto nel latte (bleah!) o nel tè perchè non è vero che non si sente il sapore! E se penso che tante api ci hanno messo dentro le loro zampette...bleahhhhhhhhh
Fino a qualche anno fà mi costringevano a metterlo nel latte quando stavo male, forse ho subito un trauma.
Sai che vi dico? Sopporto lo schifo e mi finisco di bere la camomilla...senza zucchero e senza miele, sia chiaro!

Saturday, February 17, 2007

Kulturtag


Questo è stato un pomeriggio culturale, oltre che un pomeriggio di sole.
Alle 12, dopo una ricca colazione, sono uscita con Maria e siamo state al Museum für Völkerkunde zu Leipzig (http://www.mvl-grassimuseum.de/) un museo davvero interessante che raccoglie collezioni, reperti, statue provenienti da tutto il mondo: dall'Europa ma soprattutto dall'Oriente, dall'Africa, Australia, America ecc...
Ho chiesto se avevano bisogno di traduzioni in italiano per le varie collezioni o di una guida italiana ma non essendoci il "boss" (perchè è sabato) non hanno saputo darmi una risposta! Però sono stati così carini da darmi il suo numero di telefono. La stessa cosa ho fatto in altri musei della città, all'opera, alla sala concerti e ora ho la borsa piena di numeri da chiamare. Lunedì avrò un bel da fare.

Sono stata bene con Maria, è una ragazza dolcissima e piena di interessi.
Insieme siamo entrate anche in uno strano negozio di abbigliamento (il gotico va forte a Lipsia) e ci siamo provate due vestiti lunghi interi stile Rinascimento... l'ho convinta che era necessario per il nostro tour culturale! All'inizio pensava scherzassi ma quando ha visto che entravo nel camerino con un vestito lunghissimo bordeaux, ne ha preso uno blu e ha fatto la stessa cosa. Di nascosto abbiamo anche fatto delle foto! Questi tedeschi li porto alla perdizione! Pare si sia divertita però!
Uscite da quella specie di bazar mi ha confessato che pensava che la portassi in giro per negozi a far shopping e che solo dopo 10 minuti ha capito quali erano le mie intenzioni!
Per concludere il nostro "sabato culturale" abbiamo visitato il museo del caffè, in uno dei caffè più antichi d'Europa e alle 17.30 siamo tornate a casa.
Melina, la mia piantina sta ingiallendo e non capisco se sia normale, se sta solo cambiando le foglie o mi sta pian piano dicendo addio...

Friday, February 16, 2007

Wolke 7


A chi mi ripete di scendere dalle nuvole, che sogno e fantastico troppo, non farà piacere sapere che oggi ho trovato una nuvoletta persino nella mia cassetta della posta. Segno del destino?
Ho provveduto subito ad attaccarla al muro, sopra il letto così che possa far compagnia ai sogni che durante la notte prendono il volo...
Wolke 7 (Nuvola 7) è il nuovo indirizzo, venite pure a trovarmi.
C'è posto non per tutti ma per chi ha voglia di lasciarsi un pò andare, per chi ha poche ma buone rotelle in testa ma soprattutto un bel miscuglio nel cuore.
Io ho un frullato multicolore, Amici.
Sono felice.

Thursday, February 15, 2007

Colpita e affondata...

Non c'è nulla da fare: io le mele al forno le so solo bruciare. E pensare che questa volta avevo messo anche la sveglia al cellulare per ricordarmi di controllarle. A me le mele piacciono nerognole, rinsecchite e rimpicciolite. E guai se non mi brucio un dito quando le tiro fuori dal forno. Si parla di veri e propri riti ormai: bruciarsi il dito indice nel forno, la lingua con il tè, inciampare con il piede destro nel filo della tenda e rischiare di rompermi l'osso del collo almeno una volta ogni due giorni, far cadere il cellulare dalla mensola della finestra mentre la sveglia suona...
Da due giorni passo ore e ore davanti al pc alla ricerca di idee per la mia tesi, di libri divertenti non tradotti, commedie teatrali o favole per adulti e bambini e dimentico il resto. Da ieri sera ho iniziato ad inviare anche email a uffici di traduzione, scuole private di lingue...non si sa mai che trovo un tirocinio e resto qui fino a maggio! Insomma, le sto trovando tutte pur di restare in Germania, anche se questa volta si tratterebbe di qualcosa di veramente utile per la mia carriera universitaria.
Magari nel frattempo non brucio più mele, faccio pace con il filo della tenda e con le barre del letto... cacchio che male il ginocchio!
Stasera ho detto a mamma del buco all'orecchio: non l'ha presa benissimo e ha iniziato con i ricattini morali, mettendo in mezzo papà, nonno, tutta la sacra famiglia fino ad arrivare a nonna, che odia questo genere di cose e che soprattutto è il mio tallone d'Achille.
Toccatemi nonna e sono capace di uccidere, nominatemi nonna e divento un pezzo di pane rammollito nel latte, non fatemi pensare a come reagirà nonna altrimenti mi sale l'ansia! Dovrò nascondere l'orecchino dietro i capelli, tanto ne ho a sufficienza...e ricordarmi di tenerli sempre slegati le poche volte che torno in Abruzzo.
Mia mamma lo sa che nonna ha un potere particolare su di me e ci gioca su questa cosa. Sembra addirittura divertirsi. E' malefica in questo.
"Livia, pensa a come reagirà nonna?" ripete ogni volta che ho in mente di far qualcosa che a loro non piace. Peggio ancora se questa cosa l'ho già fatta: "Nonna ci rimarrà male quando lo verrà a sapere".
C'è una cosa che è ancor più sadica: quando, a fine discussione, fa la finta complice e mi sussurra "Vuoi che glielo dico io così la preparo?"... Colpo di grazia! Colpita e affondata.
Uffaaaaaaaaaaaa

Tuesday, February 13, 2007

A Lipsia


Sono stata assente da Lipsia più di quanto avevo previsto, più di quanto aveva previsto molta gente. Una settimana a Piacenza, una settimana di vacanza e riposo. Ho recuperato il sonno perso a causa di un mese di studio matto e disperato, ho girato per negozi, finalmente mi sono fatta questo benedetto piercing, ho trascorso belle serate, sono stata bene. Ci sono persone con cui ami anche non far nulla, con cui ridi per un nonnulla, con cui le giornate volano e ti ritrovi a dar il bacio della buona notte sempre con il sorriso.
Il 10 febbraio sono partita da Mestre per Monaco con Roberta. Mai fatta una chiacchierata così bella e lunga in treno. Arrivate in Bavaria è venuto a prenderci Ilya, che pensava ci fossi solo io e che non fossi riuscita a trascinarmi dietro quell’esaurita! Mai dubitare…
Ilya è molto militare, troppo mattiniero e attivo per i miei gusti, molto russo, ma una persona veramente di cuore e cucina benissimo…peccato che qualcuna non si decide a guardarlo solo con il cuore!
A Monaco domenica scorsa c’era la sfilata di Carnevale e tiravano le caramelle dai carri, a Monaco c’è una bellissima Pinacoteca dell’arte moderna e del design dove ho passato uno splendido pomeriggio, oltre che un ottimo ristorante indiano!
Lunedì sono stata in giro per le librerie con Roby visto che stiamo iniziando a pensare alla tesi e un secondo buco al lobo per quella paurosa che aveva perso la parola davanti all’orefice!
Ho dormito solo 4 ore stanotte, l’aereo per Lipsia partiva alle 6.40…ed eccomi di nuovo a casa, con il nuovo coinquilino, con un sedile d’auto nel corridoio, con messaggi di Hannah in camera, con la valigia da disfare, più lavatrici che mi attendono, una marea di email da mandare…ma un Andreas che mi coccola e un Gunny che mi sorride…e un Marian che mi ha lasciato morire sulle scale con la mia valigiona!!!

6 Febbraio

Far la spesa

Al supermercato si va a far la spesa. Al supermercato, di solito, non ragiona il cervello ma lo stomaco. Si spegne il neurone e la bocca dello stomaco (ora si spiega il perché di questo nome) si attiva (a volte parla anche ad alta voce e si sentono quei rumorini chiamati da molti “morsi della fame”). Mentre il neurone ha pensieri più lineari (anche il mio?Mah!), la bocca dello stomaco dice sempre ciò che pensa e quando si impunta su qualcosa non c’è modo di farle cambiare idea.
Ti avvicini al banco verdura perché hai deciso di preparare un pranzetto “verde-tutta-salute” ma lo stomaco grida “pastaaaa al fornoooo”…e la tipa accanto a te, anche lei lì, ma per il contorno di insalata al suo pollo con patate (sicuramente preceduto da gnocchetti alla zucca!) non si gira, ma senti che ti osserva con la coda dell’occhio.
Queste donne le conosco bene, posso immaginare ciò che vorrebbero dire perché sono due le frasi che la categoria “madri-pienotte brave in cucina” pensano ad alta voce al supermercato, con il rischio di farsi scappare anche il sospiro di rassegnazione: “questi giovani d’oggi la devono smettere con le diete” quando si è al reparto verdura, e “questi giovani mangiano solo schifezze” quando si rimane imbambolati nella corsia dolci.
E’ divertente andare al supermercato e spiare i carrelli di queste signore, immaginare cosa cucineranno al loro maritozzo dalle forme arrotondate o come imbottiranno i loro figli tornati da scuola. Perché tutto ciò che preparano loro è sano, fa bene, rende forti…e ciò che preparano studentesse che gironzolano nel supermercato è così tristeeeee…
Il pomeriggio è fonte d'ispirazione
Passeggiare per il centro di Piacenza, entrare in un negozio.
Ore 17.30: mi sono fatta il buco all’orecchio destro, non so spiegarvi dove visto che da mesi cerco di capire come si chiama quella parte dell’orecchio. Se la chiamo “parte che viene premuta per attappare le orecchie”, mi capite?
Sì, perché voglio ricordare questo periodo. Periodo di novità, cambiamenti, viaggi, benessere, soddisfazioni

2 Febbraio


17.30 Ferrara

Sul treno verso Piacenza, dopo aver deciso di perdere il volo per Berlino.
A quest’ora dovevo essere su uno di quei pulitissimi e comodissimi treni tedeschi diretta a Lipsia. Eccomi invece su un regionale dai sedili verdone, che attraversa vaste pianure italiane e un cielo grigio che fa spazio al tramonto.
C’è chi mi pensa già in Germania, chi non crede ancora che io possa fare tanta strada, chi ride e mi ripete che sono folle, chi preferisce credere a bugie…
E intanto il treno va, sorpassa ponti e viali di campagna.
Non mi attende nessuno alla stazione, questa volta sono io che attendo di riabbracciare chi da due giorni dorme poco, chi a quest’ora lavora e forse non ha neppure programmi per la serata.
Basta una valigia, una buona dose di volontà, un pizzico di pazzia (?) e un buon treno.
Non importa quanto sia veloce, le distanze vengono annullate comunque.
Prima o poi.

Parma 19.24

Ripenserò a questa giornata con il sorriso. Mi piace pensare di essere nel luogo in cui fino a ieri sera non avrei mai creduto neppure di passare.
Lampioni e buio della notte. Le città possono sembrare tutte uguali. Per fortuna non è così. Perché il rumore del treno, sui binari di Parma, è differente da quello di Reggio Emilia. E il pensiero diventa più leggero mentre i km diminuiscono.
Sono felice. Perché mi sento padrona dei miei giorni, perché sono libera di seguire un folle pensiero, libera di prendere il primo treno e scendere addirittura a Genova.
Sono fortunata. Fortunata ad essere quel che sono, fortunata a non aver timore di seguire un desiderio.
Perché è questo ciò che conta oltre ad amarsi. E io da un po’ di tempo a questa parte mi amo davvero tanto.
Ne ho molta di strada da fare, molte le cose da vedere e raccontare.
Oggi è un giorno speciale perché per l’ennesima volta ho mandato a far benedire orari, tabelle, impegni e biglietti per far ciò che sentivo più importante.
E più importante oggi era raggiungere qualcuno che sa riscaldarmi il cuore.
Domani chissà…

Tuesday, February 06, 2007

...

Ne ho combinata una delle mie... appena posso vi aggiorno.
Dico solo che sto benone, son felice e che...amo viaggiare!
Un baciuzzolo

Thursday, February 01, 2007

Altra partenza


C'è sempre una partenza...
Domani mattina si lascia Gorizia per tornare in Germania, ma prima... un treno per Venezia, un treno da Berlino per Lipsia e poi finalmente a casa. Sì, mi vien da dire Casa. Sono in Italia dal 21, in giro tra Gorizia, Piacenza, Milano, Udine e Venezia...
Sono tornata per sostenere due esami e ora ho una gran voglia di ritornare alla mia vita tedesca.
Perchè a Gorizia il cielo è triste, perchè i miei coinquilini mi mancano davvero tanto, perchè ormai sempre meno luoghi mi appartengono, ognuno prende le sue strade e anche la città-frontiera è vuota.
Sono stata bene con i miei "svitati", che all'arrivo in stazione mi sono saltati addosso, Roby "una donna-un perchè", Cristina "l'uomo mancato" e Pietro "da Siculandia con furore"...Olly e Melissa che mi hanno regalano splendidi orecchini per starmi accanto nei miei viaggi. Grazie per il bigliettino, troppo dolci!
Pronta, anche se la valigia è sempre un caos, sempre semichiusa, semiaperta...che attende e scoppia...manca solo la telefonata di mamma e la solita domanda: "Livia, e la valigia?"