Saturday, May 26, 2007

Dovevo uscire, eh?

Io stasera dovevo uscire. Assolutamente. Dovevo uscire dopo un giorno passato a scrivere la tesi, dopo aver girato a zonzo per i supermercati sloveni alla ricerca di qualcosa di buono e leggero per la mia dieta. Mi andava bene anche una normale fetta di carne!

Dovevo uscire, mi stavo praparando ed ecco che il cielo si fa sempre più scuro, incurante del fatto che fosse sabato sera. Diventa nero e chiama "amica Bora" e "commare Pioggia". Stasera sono usciti anche compare Lampo e consorte Tuono. Tutti in giro tranne la sottoscritta, ancora al computer.


Io dovevo uscire, perchè a casa penso. Penso anche fuori ma i pensieri che partorisco nei luoghi chiusi sono più pericolosi. Soprattutto in convitto.


Stasera pensavo a Uan, Four e Five...ve li ricordate? Erano i pupazzi che allietavano i pomeriggi della mia generazione...
Ora i bambini vengono deviati da quei bruttissimi pupazzi con le antenne, sproporzonati e ritardati mentalmente...non chiedetemi il loro nome perchè l'ho rimosso un secondo dopo averlo saputo. Per non parlare dei Pokemon e di tutti quegli esseri abominevoli frutto delle menti malate di oggi.


Ai miei tempi c'erano gli Snorkies, i Puffi (quante caspiterina di sigle avevano??), i mini Ponies, Spank, la favolosa Pollon, l'incredibile Lupin, l'Ape Maia, Lady Oscar, David Gnomo e le storie tragiche di orfanelle e ragazze disastrate...è vero, dovevano a tutti i costi farci piangere davanti allo schermo...ma almeno per dei motivi validi!


Mi deprime questo sabato sera l'idea di quanto vuote siano le teste che danno vita a prodotti telesivi del genere. Se penso alla futura generazione mi sale la depressione: bambini con il telefonino super tecnologico già nella tasca del grembiule dell'asilo! Che non parlano italiano ma che si esprimono con il linguaggio dei cellulari, delle chat, con le emoticon di msn o a monosillabi e che ti guardano come se avessero di fronte una donna delle caverne se non li comprendi.


Eccomi con la clava, a casa, sabato sera a pensare al futuro sfascio....
E intanto piove...uffaaaaaaaa

Wednesday, May 23, 2007

Amore di mamma

"Curati amore di mamma"... ecco il post-it che la mia mammaruzza mi ha inviato insieme a delle impegnative per far un pò d'esami perchè, come al solito, sono uno straccio! Una 24 enne con un' età biologica pari a 90 anni!

Pensavo all'istinto materno... in teoria ora dovrei sentirmi mamma anche io... ma di quell'essere che non fa altro che infilare e tirar fuori la testolina snodabile dal guscio?


Ci siamo fatte la prima chiacchierata stasera... "tra mamma e figlia"... poche frasi, lei mi guardava stralunata. Ho riconosciuto nel suo sguardo quello di tanta gente che spesso mi ascolta ma che di nascosto si chiede cosa mai combinerò in un mondo come questo.


L'ho persino presa in mano (in braccio?) quella cosetta molto bleah... ogni scarafon'-è-bell-a-mamm'-soja, eh? E ho sentito le sue unghiette posarsi sulla mie dita...nonostante mi fossi impegnata ad afferrarla in modo da non essere toccata! Un brivido è salito per tutta la schiena, ma mi son sforzata di non far intravedere alcuna smorfia e sorridendo l'ho guardata e ho provato a dirle "bella di mamma"...peccato che, dopo aver provato a pronunciare la prima sillaba, non sono riuscita ad andare oltre e mi son salvata in corner con un "be...bene che mi racconti?"
Ma che vuole raccontare quella poverina!? Non che io abbia molto più di lei da dire in questi giorni...studio, studio, pizzeria e tanto sonno.


Ma secondo voi le tartarughe sono intelligenti? E davvero hanno una super memoria? Si ricorderà di tutto quel che le sto facendo e, soprattutto, dicendo?
Mmmmm

Tuesday, May 22, 2007

Intrusa in camera

Ad attendermi in camera c'era lei. Dormiva già, immobile, nell'angolino e io l'ho svegliata. Mi ha guardato con l'occhietto scrutatore come per dire "e tu da dove spunti fuori? e' tutto il giorno che me ne sto sola in camera e ora arrivi tu?".
Allora mettiamo subito le cose in chiaro: questo schifo di camera è mia e tu sei l'ospite! Entro ed esco quando voglio e scusami se faccio casino muovendomi, ma più mi impegno a far meno rumore più tutto mi va storto!
Lei è verde dalla rabbia...e perchè è una tartarughina. Aggiungerei brutta e viscida ma non voglio infierire visto che in quella vaschetta minuscola con un orribile palmetta di plastica mi fa una pena assurda.
Olly è partita e io devo prendermi cura di lei: darle da mangiare, cambiarle l'acqua e farle persino compagnia visto che Olly le fa veri e propri discorsi. Io non so che dirle, ho già raccontato la mia giornata a due persone stasera, non mi va di ripetermi anche ad una tartaruga.
Dobbiamo trascorrere una settimana insieme...mmm
E io ho un ambizioso progetto in mente: dopo averle cambiato nome (mi rifiuto di chiamarla Tarta, è troppo banale! Tartina è già più simpatico, no?) la convincerò a diventare una tartaruga di terra. Così appena cresce un pò la mettiamo in giardino e la lasciamo libera! Non sopporto di vederla dentro a quella vaschetta!
La prima lezione si terrà domattina. Lesson number 1: the turtle is on the table...e al tavolo all'erba il passo è vicino!

Sunday, May 20, 2007

Vita

"Dottore, che sintomi ha la felicità?"
O teatro, o vita, chi di voi imita l'altro?

Dopo un laboratorio di traduzione teatrale conclusosi con una splendida lezione di Mirabella, alla stazione di Udine trovo chi decide di prendere il treno la mattina presto.

Adoro le sorprese, adoro esser coccolata. Queste cose all'ultimo momento, questo vivere d'un fiato e chi ha capito che la vita è una. Da vivere al meglio.

Thursday, May 17, 2007

Teatro

Sogno o son desta?
Atmosfera ovattata, profumi di musica, poesia, e palcoscenico.

Cosa può fare un teatro. Vita vissuta, sognata, ricordata, immaginata e rievocata…amata, derisa, odiata e sublimata.

Cosa può far la voce di un attore, un cantante, un artista. La voce di chi si dimentica CHI è quando è a teatro.

L’uomo diviene un dio a teatro e allo stesso tempo una marionetta impazzita. Sipario, rumori di passi che rimbombano, luci soffuse e il mondo intero resta fuori.
Via i problemi, via le preoccupazioni… Scusate ma questo è il paradiso?

Voi e il teatro. Non si può desiderare di meglio, non c’è nulla di meglio… se non viaggiare, partire e una volta arrivati, cercare al più presto lì un teatro… non importa dove, poco conta quando.

Tuesday, May 15, 2007

That meaning...


On broken wings I'm falling
And it won't be long
The skin on me is burning
By the fires of the sun
On skinned knees I'm bleeding
And it won't be long
I've got to find that meaning
I'll search for so long...


Tutto quel che sono stasera: stanca, nervosa, incasinata, lunatica, insofferente, pensierosa e un pò sola.
Domani è un altro giorno.
Un bicchiere di vino a quest'ora??? Ma che davvero, davvero? E vada per il vinello...

Sunday, May 13, 2007

A perder la cabeza...

Quando il giovedì notte si decide di prendere il primo treno per far una sorpresa l'indomani a chi rimarrà imbambolato davanti alla cassetta della posta vedendoti.
Km e km semplicemente per star bene. Davvero bene. Annullare binari lunghi 459 km non è così difficile.

Quante cose avrei da raccontare, quanto da dire, quanto non so spiegare. Questo nuovo modo di vivere a modo mio...il sentire il vento sul viso e cascate di profumi di campo, di sole, di terra e cielo.

Riempirsi i polmoni di vita e dei sospiri di chi ti sta accanto, della semplicità di un fiore e della gioia primitiva di esistere.
Esistere e accorgersi di non esser sola a lanciare pietre nei fiumi e incantarsi al suono dell'acqua, a camminare negli stretti viali di un paesino tra i colli, ad amare la velocità.

Conoscete quel brivido di sole, di abbandono che stringe lo stomaco?
Quando manca la parola di fronte alla tenerezza di un bacio in silenzio?
Come spiegarvi la gioia di un sorriso che non si segne, il sapore di una risata di gusto a prima mattina e il piacere di essere in due?

Vamos, mi niño, a perder la cabeza
Como si fuera nuestro último día en la Tierra...

Friday, May 11, 2007

Senza sonno non si può...

Non è possibile stia succedendo a me.
Non è possibile dover alzarsi alle 5.30 dopo aver trascorso più di un'ora a rigirarsi nel letto. L'insonnia è contro i miei principi. Va bene alzarsi presto la mattina, va bene evitare la siesta del pomeriggio...accetto anche di svegliarmi con la sveglia del cellulare...ma di dover abbandonare il letto nel cuore della notte ed esser costretta a mettermi al pc a studiare per la disperazione è troppo!
Per di più ero andata anche a dormire tardi e quindi son stata sotto le coperte solo 4 ore... 4 ore, capite?
Ormai non chiedo più dove sia finito il bradipo delle 14 ore, ma il ghiro delle 12 ore o lo Schlafmütze ( "il berretto da notte" per citare Andreas) delle 10 ore a notte???
Ho aperto gli occhi e mille pensieri hanno iniziato a torturarmi, non c'è stato verso di rimanere nel letto, mi sembrava di impazzire.

Aiuto. Ho bisogno d'aiuto. Pur di dormire son pronta ai fastidiosi tappi nelle orecchie, al sonnifero (udite, udite!), a contare le pecore e addirittura ad una botta in testa (tanto ormai, una più una meno! Mamma continua a temere che prima o poi diventerò stupida a fur di dare capocciate...ma questa volta si tratta di una scelta, mamma!).

Devo star tranquilla, perchè se mi allarmo faccio solo il gioco di questa maledetta bestia chiamata comunemente Insonnia ma che in realtà è il male dei mali. Perchè io lo so che: senza sonno, non si può! Vita crudele...

Wednesday, May 09, 2007

Dicesi pizzeria...

C’è chi viene in pizzeria e sfoga lì la sua rabbia, avendo da ridire su tutto.
C’è chi viene in pizzeria pensando di non sgarrare con la dieta ordinando una pizza alle verdure o ai pomodorini. Chi addirittura ti chiede quale è la più leggera e alla fine opta per una quattro formaggi e vuole lo spicchio più grande.
C’è chi viene in pizzeria completamente fatto o ubriaco, fa perder tempo a te e la pazienza al tipo di prima venuto in pizzeria incazzato.
C’è chi viene in pizzeria indeciso, chi con una fame da lupi e chi perché non ha altro di meglio da fare.
C’è chi viene in pizzeria e ti scambia per la fata turchina, riponendo in un trancio di pizza tante aspettative e sogni.
C’è chi viene in pizzeria di nascosto prima di cena perché a casa non gli è permesso mangiare troppo.
Chi viene in pizzeria con lo scopo di farti saltare i nervi, chi parla a bassissima voce quando il locale è pieno e si stupisce se non lo capisci.
C’è chi viene in pizzeria perché ha voglia di chiacchierare e cerca pretesti per intavolare discorsi non accorgendosi che non hai neppure tempo per respirare.
Chi fa domande esistenziali sulle pizze, chi le vuole con mille aggiunte assurde, chi non troppo piccola ma non troppo grande.
E poi c’è chi non viene in pizzeria ma che ha pretese dell’altro mondo: queste sono le persone che compongono il numero della pizzeria e chiamano. Chi si lamenta per 5 minuti di ritardo delle consegne, chi domanda cosa significhi “tra circa una mezz’oretta”, chi si innervosisce perché chiedi di ripetere un cognome sloveno, chi ne approfitta per raccontarti della sua vita tra un’ordinazione e l’altra…
Questo e altro ancora in locale di pochi metri quadrati definito semplicemente pizzeria.
Lasciate ogni speranza, o voi che entrate...

Monday, May 07, 2007

1498 km in 4 giorni

Potrebbe essere un record.
Partita venerdì mattina e tornata poco fà dopo un giro a Venezia, Piacenza, Firenze e Milano... si ritorna a Gorizia...
Andreas e Maria sono venuti a trovarmi. Sono andata a prenderli a Venezia venerdì, ci siamo inzuppati per bene nella città degli innamorati e in serata siamo arrivati a Piacenza che è stata la base per gli altri giri.
Per fortuna è tornato a splendere il sole sia sabato che domenica e abbiamo passato un bel weekend, all'insegna del sorriso, delle cavolate, delle testate (io ho un bernoccolo sulla fronte e sul naso!Sigh).
Con i crucchi non ci si può annoiare ma neppure fermare...e questo ormai lo sanno bene anche Pietro e Chupito!
Tre giorni pienissimi e ora ho un sonno pazzesco...
Fra poco devo andare a lavoro, le pizze mi aspettano...son tornata giusto in tempo.
E con il viso di uno zombie e tanta voglia di riprendere il treno per dove so io, mi preparo ad uscire.

Wednesday, May 02, 2007

Vita da pc

Il mio pc ha bisogno di una visitina...e per questa visitina io sto perdendo la pazienza dietro ad operatori, rivenditori, assitenti ecc...
Soprattutto perchè ha bisogno di una ricontrollata e aggiustata proprio ora che sto scrivendo la tesi!
Ma era destino... era scritto da qualche parte...magari addirittura vicino alla garanzia, accanto al numero di serie: "si spegnerà continuamente e mostrerà uno schermo viola, verde, giallo o azzurro ( a seconda dell'umore!) proprio quando vi accingerete a scrivere la tesi e a preparare esami!".

Dovete sapere, inoltre, che tra oggetti tecnologici ed elettronici ci sono dei legami invisibili ma allo stesso tempo importantissimi che noi spesso sottovalutiamo o dimentichiamo.

Se tu tratti male il tuo computer, stai sicuro che la lavatrice te la farà pagare, il cellulare non ti darà più retta per solidarietà con l'amico pc e la chiavetta usb funzionerà una volta sì e due no.

Tua madre ti chiamerà dieci mila volte al minuto per sapere perchè sei nervosa, come va con il computer, se ci sono novità per la garanzia...
Peccato che:

- il cellulare non ha più rete quando lei ti dice le cose più importanti o quando parli finalmente con l'operatore!

- lei, prendendola come una sfida, invece di arrendersi ti continua imperterrita a chiamare

- a distanza di 5 minuti io abito sempre nello stesso luogo e soprattutto sto ancora in attesa di parlare con un benedetto operatore!

Insomma, una giornata da dimenticare. Dovevo capirlo subito che non ne sarebbe andata una giusta... già dal risveglio! Non sarebbe potuta mai essere una bella giornata... se la vicina di stanza ti sveglia cantando "una carezza in un pugno"...

Se ci riprova domani con un altro bel pezzo del suo repertorio l'ammazzo. Ho deciso.