Sunday, October 29, 2006

Ho sceso almeno un milione di scale...

Sono giorni che ho problemi con internet e con il blog. Questo è il post di venerdì, cancellato e poi per fortuna recuperato. Non sono però riuscita a leggere i vostri commenti. Potreste riscriverli?

Oggi è una di quelle giornate da almanacco.
Tornata a casa, stanca morta dopo un lungo tour con Olly per quasi tutti i negozi di abbigliamento del centro, Andreas mi chiede di aiutarlo a portare un vecchio stereo e altri oggetti guasti in macchina di Lars. L’ho pregato cinque minuti di risparmiarmi i tre piani ma non c’è stato verso: quando un tedesco si mette in mente una cosa quella è!
Così sono scesa in ciabatte maledicendolo ad ogni gradino e, una volta fuori, ci rendiamo conto che nessuno di noi aveva le chiavi. “Poco male” ingenuamente penso “ci sono Hannah e Dirk a casa” (Dirk, il fidanzato di Hannah era appena tornato dopo qualche settimana di assenza). Lars, che ingenuo non è per niente, mi fa capire che io e Olly resteremo chiuse fuori per almeno una mezz’ora (perchè nel frattempo lui e Andreas andavano a buttare ciò che avevamo caricato) perchè ci sono delle priorità nella vita.
E io “ma no, dai, è appena arrivato Dirk! Ora citofoniamo e ci aprono”…
suona una volta, due, tre, quattro…sempre più frequentemente, ogni volta premendo il citofono qualche secondo in più…nulla. Urlo il nome di Hannah sperando abbia pietà di me…nulla.
Passano 10 minuti e poi finalmente il vicino di casa si intenerisce (anche se la voce era scocciatissima, mentre gli dicevo di aver dimenticato le chiavi mi facevo sempre più piccola) e ti apre lui il portone.
Ringrazio Dio di non aver chiuso dietro di me la porta di casa quando sono scesa, maledico questa volta ad ogni gradino Hannah per avermi fatto stare in ciabatte azzurre (ormai divenute nere), senza giacca, al freddo e al gelo perchè aveva di meglio da fare (queste priorità che io non conosco più da tempo) e non ha saputo attendere. E soprattutto perchè non mi fa neppure venire i dubbi su quel che sta succedendo in camera sua, tutto è così chiaro anche dalla mia stanza. Inutile mettere la musica a palla…E poi, cavolo, io purtroppo visualizzo!
Mi sono riposata solo 45 minuti e poi sono riuscita per la mia seconda lezione di aerobica. Questa volta non sono salita e scesa da un gradino per 90 minuti (forse l’insegnante si è resa conto che lo step più che essere un amico è per noi un impiccio e un pericolo…io ci ho girato quasi tutta la palestra la prima volta perchè ad ogni passo mi si spostava e rischiavo di inciampare – o forse hitler sapeva che di scale ne avevo piene le scatole oggi?). Stasera abbiamo fatto ginnastica- latina, almeno così ha definito la nostra hitler, gli esercizi demenziali a cui ci ha sottoposto (anche questa volta mi sono sentita stupida, ma se continuo a passare lì i miei venerdì dovrò abituarmi a questa consapevolezza).Ho rifatto i miei tre piani (ma perchè caspiterina non c’è un ascensore?) e maledetto ad ogni gradino il grillo parlante che mi ha spinto ad andare a perdere quella poca energia che mi era rimasta per la sera.
Ma meno male che c’è Olly che cucina, mi vizia, mi fa un pò da mamma e anche da nonna (nessuno, se non mia nonna, mi ha mai ripiegato i vestiti, le calze…infatti basta guardare come sono ridotti i miei cassetti e gli armadi).
Grazie Olly!

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