Sunday, November 26, 2006

Weimar e Buchenwald

"....und wer lebt, muß auf Wechsel gefaßt sein." Goethe
("...chi vive deve essere sempre pronto ai mutamenti.")

Gita a Weimar con Valentina, Sandra e Maria Grazia.
A Weimar si respira la cultura, ti entra nei polmoni mentre melodie di pianoforti allietano le tue orecchie....
Culla della cultura europea nel '700 e '800, luogo di nascita della prima esperienza democratica della Germania (la "Repubblica di Weimar"), questa piccola cittadina ha ospitato Goethe, Schiller, il pittore Lucas Cranach, i musicisti Bach e Liszt, i filosofi Herder e Nietzsche e la scuola di architettura e di design "Bauhaus" che negli anni Venti del '900 rivoluzionò l'arte.
Una bella giornata di sole, mite...sembrava inizio ottobre.
Dopo un giro per il centro e pic nic nel Parco An der Ilm, ci siamo dirette verso Buchenwald, a 10 km da Weimar.


Buchenwald era un campo di concentramento. Cinquanta baracche di legno, circondate da filo spinato, di cui oggi non resta traccia. Solo ampi spazi vuoti, pietre, memoriali. Si tratta del lager dove maggiormente fu sperimentato l'annientamento per mezzo del lavoro, dove i medici nazisti facevano esperimenti di ogni genere, che non oso riportare.
Non avevo mai visitato un lager. Il museo era chiuso, meglio così, non so se sarei stata in grado di reggere.
Anche il rumore della ghiaia sotto i piedi rimbomba a Buchenwald, il silenzio è assordante.
Pietre e morte, vuoti asfisianti, desolazione senza paragoni.
E' impressionante. E pensare che non è così tanto tempo fà...
Buchenwald a pochi km da quella che era la ridente Weimar.
Arte e inferno.
Non c'è limite all'uomo.

1 comment:

fausticchia said...

Perfettamente d'accordo: non c'è limite all'uomo.
Al suo estro e purtroppo anche alla sua follia.