Sabato scorso ho finito le lacrime trovandomi in stanza Gunny, Maria e Andreas con un album con le nostre foto accompagnate da commenti.
Il decollo è stato traumatico ma è stato bello trovar qualcuno all'aeroporto che attendeva solo me. Tutto è risultato un pò meno doloroso, un pò più semplice.
Ho serie difficoltà a spiegarvi come mi sento.
Ogni cosa è diversa e allo stesso tempo uguale. Ogni volta che mi assento per lungo tempo e torno a casa cambia qualcosa e ciò che è rimasto uguale, seppur identico, non lo sento più mio.
E' questa la mia stanza?
Mi sento un pesce fuor d'acqua, mi manca il mio quotidiano nonostante sia tanto l'affetto che ricevo in Italia. Ma proprio tanto.
Ho bisogno di tempo. Tutto qui.
Ieri sera mi ha chiamato Andreas e abbiamo parlato per 2 ore...è stato come averlo un pò qui. La tecnologia fa passi da gigante e chiamare in Italia è come chiamare Berlino...
Se vuoi star accanto a qualcuno, non ci sei forse già???
4 comments:
Felice. Felice che nn chiudi il post, felice che sei ritornata! ..nella vaschetta oltre a tant'acqua, ci metto una piantina..e ti do anche mangime a base di insetti, ok "pesce fuor d'acqua"?
No, questo blog deve continuare ad esistere... inizieremo anche a raccogliere le firme se dovesse essere necessario...
Anche io son felice che tu sia tornata. Ho bisogno di rivederti, ma con il tuo bel sorriso.
Torna a splendere.
welcome home sweetheart!
Sai quanto poco io creda nei luoghi fisici e molto in quelli dell'anima...
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