Caro Babbo Natale...
cominciavano così le mie letterine e di certo non aspettavo gli ultimi giorni, le scrivevo prestissimo...fai che Babbo Natale non faceva in tempo a leggerle o non trovava più il regalo?A volte c'era la letterina ma l'albero non c'era ancora, spesso Babbo Natale doveva addirittura chiedere un mutuo per esaudire certi desideri...
I bimbi di oggi invece sono super tecnologici, oltre che con peggiori manie di grandezza: se chiedi loro se hanno già scritto la letterina, se non ti guardano con un espressione tra lo scioccato e il disgustato (oddio, lei crede ancora a Babbo Natale?), ti rispondono che la loro mamma ha detto che è ancora presto e che possono mandare una email più in là o al massimo un sms. Queste mamme hanno dimenticato che la tradizione vuole che la letterina CARTACEA, con tanto di disegnini e buoni propositi, si scriva l'8 dicembre!
Io il Natale l'ho riscoperto pochi anni fà. Nel periodo della crisi adolescenziale ogni Natale mi metteva addosso una sconfinata tristezza, paragonabile soltanto a quella che mi infondeva uno spettacolo di clown al circo, gli animali allo zoo o una diretta trasmessa dalla Camera dei Deputati.
Non pensavo fosse colpa di Babbo Natale, chiariamoci: con i tempi che mutano, aveva già talmente tanti problemi a continuare ad esistere nell'immaginario collettivo (se non come icona consumistica) che di certo non potevo chiedergli di rimediare alla mia tristezza. Ma il Natale non mi piaceva più.
Sarà che da qualche anno son tornata di nuovo bambina, sarà che ormai solo le piccole cose mi rendono felice, insomma, oggi posso dire che il Natale, quello vero, io lo sento e non viene una volta all'anno.
Allora, cominciamo col dire che non prometto che sarò buona. Buono è un termine adatto a una telenovela o a un lacrimatoio in diretta tivù e una bontà senza telecamere e senza Auditel è fatica inutile. Non ti chiedo perdono dei peccatucci commessi. Ebbene sì, qualche carognata l’ho fatta, ma tu, caro vecchietto con il pancione lascia da parte i rimproveri...tu dovresti essere a dieta da una vita ma non resisti ai peccati di gola!
Quando la prof di diritto fa lezione, io le parlo sopra, interrompo continuamente il mio datore di lavoro, dico le bugie a fin di bene, non ubbidisco ai genitori e non sopporto mio fratello. Ci insegnano queste cose nei talk show, non è colpa nostra!
So bene che sotto Natale tutti dovremmo essere più generosi d’animo e premurosi verso il prossimo. Ma tu hai mai provato a passare per il centro di una qualsiasi città in questo periodo? La gente ti calpesta per fare prima, piuttosto che rallentare per farti attraversare la strada ti mette sotto, ti fissa in cagnesco se provi a guardare qualsiasi cosa abbia già adocchiato. Insomma, siamo sinceri, le persone in questo periodo diventano isteriche, oserei dire mordaci. Personalmente parlando questo clima di delirio collettivo mi tocca poco, tanti soldi per fare regali non ne ho. Ma mi sorge un dubbio: non dovresti provvedere tu a fare e a consegnare i regali? Come funziona, che io li acquisto, li impacchetto e tu li recapiti a domicilio? A questo scopo hanno inventato i corrieri. Magari da te, nella tundra, nella steppa, in Lapponia o dove diavolo abiti in mezzo ai folletti, i corrieri non esistono, e neppure il traffico congestionato, e tanto meno la gente incarognita che fa collassare i mezzi pubblici.
Stupido quanto vuoi, io ho un desiderio. Un sogno seppur palesemente irrealizzabile è sempre un qualcosa che ci spinge ad andare avanti. Negli ultimi tempi ho la sensazione che la terra giri sempre più veloce. Bhè, io vorrei che i giorni si allungassero un pò, giusto qualche ora, perchè non riesco più a fare tutte le cose che vorrei, cose per cui non serve un Babbo Natale ma solo una buona dose di buona volontà.
Non chiedo di svegliarmi sempre contenta e gioiosa, o magari anche già profumata, lavata e in ordine, nè felice di andare a lavorare, all'università...perchè poi mancherebbero solo le Farfalle Barilla e abbiam creato la pubblicità del Mulino Bianco.
Io vorrei del tempo per me e per chi amo. Pensi sia fattibile, nonnetto?
Un bacione.
La tua Livia
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