Tuesday, June 12, 2007

Problemi di comunicazione


Sono stata da una dentista slovena. E dal momento che sono tornata sana e salva a casa prometto di non sfidare ulteriormente il destino. Con la mano sinistra reggevo l’aspiratorino che l’assistente non si degnava di tenere, la destra voleva toccare ferro e sperava di non ritrovarsi a reggere la lampada…
Devo ammettere di aver passato minuti di paura e se ne sono accorte anche loro visto che in italiano hanno detto solo “tranquilla, non agitarti”… ma come fai a star tranquilla quando vedi che la dentista ti toglie una carie senza addormentarti la gengiva?
In un orecchio sentivo e capivo solo la parola “trapanazio”, nell’altro le raccomandazioni di mamma “Livia, attenta a non beccarti l’epatite!”…
Insomma un pomeriggio da incubo ma ora i miei dentini sbrilluccicano.
Le avventure non finiscono qui: questa sera sono stata al compleanno del fidanzato di Francesca. E anche dopo cena ci sono stati problemi di comunicazione. Peccato che in Italia e con italiani. Non ho notato molta differenza con la Slovenia perché non ho capito un granchè di quel che diceva quella che definirei la comunità pugliese di Gradisca. Ma a quanto pare neppure loro capivano me se uno mi ha chiesto ben 20 volte nel giro di 2 ore se volevo l’insalata di riso (neppure mia mamma in 24 anni me l’ha chiesto così tante volte!) e un altro 4 volte cosa studiassi.
-Che studi?
-Traduzione.
-Ah, quindi diventerai un’attrice…
Ma come un attrice? Questo non me lo aveva mai detto nessuno…disoccupata, commessa, segretaria, cameriera…ma attrice mi mancava!
Io ho provato a trattenermi, giuro di aver fatto il possibile ma sono scoppiata a ridere e avevo le lacrime agli occhi. Mi sono allontanata appena ho potuto con una scusa banale anche perché mi era andato persino di traverso il boccone e Roberta, con calma, per ben 3 volte ha dovuto spiegare che non si diventa attrici traducendo e che tradurre significa trasformare un testo da una lingua all’altra.
E pensare che non è uno scherzo, né un incubo…è tutto vero!
Mi darò ai segnali di fumo...

2 comments:

Anonymous said...

Miihhhh, che serata! per non parlare poi di come erano vestiti..e che discorsi: "andate tutte alla stessa scuola?" ;) azz', avrei risposto!
secondo te, poi, erano lampadati o semplicementi abbrustoliti sotto il sole cocente goriziano?!

Livia said...

Secondo me erano...scemi e basta!