Thursday, July 19, 2007

PapirOlly

Olly è ormai dottoressa. Dottoressa a Gioia del Colle momentaneamente.
Purtroppo, per motivi tecnici, non sono riuscita ad inserire prima il mio Papiro personale ma…meglio tardi che mai!
E ancora: brava, brava…brava!!!

A Gorizia non l’attendeva solo una laurea specialistica un po’ particolare
ma anche qualcuna che le avrebbe dato da penare
cosi da semplice studentessa divenne casalinga tuttofare
un po’ imbranata talvolta ma una “suocera”non da invidiare!
In convitto il suo nome è stato storpiato
Patty, Olly e Ollina a seconda dei casi è diventato.
Gioia del Colle forse sentiva la sua mancanza
Olimpia Patrizia Don Vito a Gorizia era diventata tutt’uno con la sua stanza.
Sempre stata nei suoi pochi metri disponibili disordinata
Fuori, dalla precisione voleva essere circondata.
Posate e bicchieri in un certo modo dovevano stare
se non la si voleva fare arrabbiare.
La spugna e il sapone quasi strettamente personali
E l’acqua si chiude per evitare danni ambientali!
E dopo pranzo un riposino di soli pochi minuti
Anche se in realtà un po’ di più gli erano dovuti.
Sveglia sempre pronta al cellulare
Se non voleva tutto il giorno oziare.
Un nuovo modo di cucinare in questi due anni ha collaudato:
pasta in padella e il primo è assicurato.
Il primo anno spesso a cucinare era impegnata
Mozzarella con verdura di una tristezza innata.
Tutto questo perché una dieta doveva seguire
Che invece di farle bene la faceva impazzire
Orecchiette, tarallucci e provolone doveva dimenticare
Se la prova costume voleva superare.
Al tiramisù invece non poteva rinunciare
E giornate intere sacrificava per poterlo preparare.
Era un lavoro impegnativo e non cosa da poco
Se il convitto diveniva stanza da gioco:
farina, uova, caffé invadevano la cucina
per fare una benedetta crema non si perde un’intera mattina!
E le dosi, per giunta non le erano molto chiare
Se per il caffè un’amica la notte insonne ha dovuto passare.
Dopo la dieta il periodo dello sport è seguito
Ma le vasche con tavoletta non erano il suo hobby preferito.
Sempre nello stesso punto si trovava
E più che nuotare.. solo spazio intralciava.
Senza occhiali si poteva anche nuotare
Ma non l’insegnante di acquagym imitare.
Cosi in acqua con tanto di occhiali
Ballava ritmi dai sapori tropicali.
Anche alla salsa e balli latini si è dedicata
Ma neppure lì un bell’uomo l’ha conquistata.
E se al corso di ballo le amiche voleva aiutare
Le toccava persino il ruolo di uomo impersonare.
La sua estrema pazienza tante cose le ha fatto sopportare
Balletti e operette anche di una noia mortale.
Ma per fortuna una ragazza difficile non è mai stata
Se anche sulle poltroncine del teatro cadeva addormentata.
Anche i mesi in Germania non furono solo rose e fiori
per il suo stomaco son stati dolori!
Poco pane le era concesso
E in camera sempre forte e chiaro il rumore del cesso.
Mentre i tedeschi dormivano beati
Con i dolci lei si concedeva momenti privilegiati.
A lavoro qualche gaffes delle sue non è mancata
E dell’Italia molte volte ha dato un’immagine sbagliata.
Pugliese e tedesco divenivano tutt’uno
Quando voleva indicazioni da qualcuno.
Ha detto che “sta dda” il museo del muro
Se mi seguite non ci sbagliamo di sicuro!
Solo un tedesco aveva adocchiato
E per giunta anche fidanzato.
Single in Italia è rientrata
E per la gioia di sua mamma a Bari tornata.
Tra gli esami superati il caso Geografia del Turismo non si può tralasciare:
Finché a memoria il libro non seppe recitare
Livia a Venezia non lasciò andare.
Per fortuna la gita di carnevale poi si è goduta
E del voto di esame si è compiaciuta.
La tesi un vero ostacolo invece si è rivelato
Perché un tema alquanto singolare aveva trovato
Partendo da una semplice traduzione
Si impelagò, come suo solito, in un lavoro di precisione.
La famiglia Simpson le ha dato gatte da pelare
Ma se l’era cercata lei e non si poteva lamentare.
Ha una tartaruga in camera per sentirsi meno sola
Ma non ha capito che un tale animale non vola
Dalla palma direttamente in vasca
Quella poverina manca solo che se la porta in giro in tasca.
Le racconta delle sue giornate
E la stressa con le sue menate
Cosa le tocca sentire
Vocine, spupazzamenti subire!
Tra le altre cose da ricordare
la fissa per i capelli bisogna menzionare.
Per far diventare un riccio liscio come uno spaghetto
Riempie di spazzole, phon e piastre l’intero letto
Alla fine se soddisfatta la volete far uscire
La dovete consigliare persino sul vestire.
Ma a pochi minuti dall’uscita
Avrà tolto e cambiato l’abito che le segnava la vita
E per ultima e di corsa scenderà le scale
Un giorno di questi, se resta qui, si farà male!
Le corse in bicicletta sono il suo forte
A patto che non indossassi gonne corte
In costume invece non c’è modo di vederla
E neppure per la laurea siam riusciti a persuaderla
Ci ha pregato giorno e notte
Di evitare vestiti stretti, fuseaux se non volevamo botte.
Quando vuole sa essere davvero petulante
Non ti preoccupare, Olly che non ti lasciamo in mutande!

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